COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Zootecnia. Ok a risoluzione Europa Verde-Pd: passare da allevamenti intensivi a quelli senza gabbie

Zamboni (Europa Verde): “Nessun approccio talebano”; Piccinini (M5s): “Risoluzione poco coraggiosa”; Costi (Pd): “Nessuna criminalizzazione degli allevatori”; Rainieri (Lega): “Allevatori lavorano onestamente seguendo già leggi rigide”

Una transizione per passare da allevamenti intensivi ad allevamenti senza gabbie. È quella che deve avviarsi il prima possibile secondo Europa Verde e Partito democratico, che hanno presentato una risoluzione (a firma Silvia Zamboni, Palma Costi e Stefano Caliandro) approvata in Commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini. “Questa transizione non si farà dalla sera alla mattina ed è un processo lungo che deve coinvolgere gli allevatori emiliano-romagnoli”, ha sottolineato Zamboni. “Nessun approccio talebano, ma un percorso che sia nell’interesse di tutti, allevatori, tecnici e consumatori. Bisogna partire subito”.

La risoluzione chiede alla Regione di mettere in campo politiche e strumenti – sia di carattere economico che di indirizzo per i Piani urbanistici – a supporto della transizione verso allevamenti senza gabbie e rispettosi del benessere animale e verso un modello di allevamento sostenibile sotto il profilo ambientale ed economico. L’atto chiede anche alla Giunta di attivarsi in ogni sede per dare una risposta alle sollecitazioni portate in Europa dall’Iniziativa dei Cittadini Europei: una petizione che ha visto coinvolti anche associazioni e cittadini italiani, che mira a una transizione graduale verso allevamenti senza gabbie, anche per tutelare la reputazione e la competitività del Made in Italy all’estero.

Gli allevamenti senza gabbie sono una priorità per Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle, che però si è astenuta sul documento ritenuto “poco coraggioso”. “Parlare di allevamenti attenti al benessere animale significa parlare di ambiente e di salute per tutti i cittadini, perché negli allevamenti intensivi le condizioni per gli animali sono insostenibili e inoltre si favorisce anche l’antibiotico-resistenza”. Per la consigliera M5s siamo ormai nella condizione di porre fine all’era delle gabbie: “Lo chiedono i consumatori, gli scienziati e anche le grandi imprese italiane. In Austria questo è già realtà e tutte la galline sono allevate a terra. Partiamo dal modificare la legislazione regionale in favore di un maggior benessere animale”.

“Sarebbe meglio tacere quando non si ha piena conoscenza della materia”, ha esordito Fabio Rainieri della Lega. “È una risoluzione che avrebbe pure un senso positivo ma per come viene presentata denota un’ignoranza talebana in materia”. Per questo la Lega ha votato il documento in parti separate, approvandone gli impegni, ma bocciandone le premesse. Rainieri ha poi elencato le diverse problematiche che insistono sulle diverse specie di animali allevati: “Non tutte hanno bisogno delle stesse regole”. E ha poi attaccato: “Si rischia di dare dei delinquenti, disgraziati e causa di pandemie ad allevatori che lavorano onestamente seguendo regole, norme e leggi rigide”.

Considerazioni a cui ha replicato la consigliera del Partito democratico Palma Costi: “Nessuno sta cercando di criminalizzare gli allevatori e anzi, mettiamo in evidenza come le produzioni di qualità, di cui è ricca la nostra regione, siano garanzia di rispetto delle regole. È una risoluzione che continua un percorso iniziato anni fa dalla Regione e che oggi è centrale viste le risorse europee che arriveranno”.

Cinque gli emendamenti presentati, quattro dal Movimento 5 stelle (di cui due subemendati e poi approvati) e uno dalla Lega (subemendato e approvato).

(Giulia Paltrinieri e Andrea Perini)

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