Ambiente e territorio

CONSORZI BONIFICA. PROGETTO DI LEGGE FOTI (FDI-AN) DI MODIFICA DELLA NORMA REGIONALE, IN COMMISSIONE MAGGIORANZA CONTRARIA: ORA IL TESTO IN AULA

Foti (Fdi-An): “Necessario rivedere le norme su contribuzione e opere idrauliche di bonifica costruite con fondi statali”. Pd: “No a modifiche che mettono a rischio la tenuta del sistema regionale della bonifica”. M5s: “Sui Consorzi criticità su costi/risultati e legittimità dei contributi riscossi”. Ln: “C’è anche il problema della rappresentanza”. Sel: “Proposta Piacenza-centrica”. Respinta la richiesta di una audizione con i rappresentanti dei Consorzi

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha terminato l’esame del progetto di legge di modifica della legge regionale in materia di enti di bonifica presentato da Tommaso Foti (Fdi-An). Il testo passerà ora all’Aula per il pronunciamento finale. In commissione, il voto sui singoli articoli ha visto contraria la maggioranza, Pd e Sel. Respinta anche la richiesta del capogruppo di Fdi-An, in qualità di relatore del disegno di legge, di convocare in audizione i rappresentanti dei Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna prima del voto sui 7 articoli del progetto di legge.

La legge regionale, ha spiegato Foti, “pone in capo ai proprietari di immobili ubicati nel territorio di pertinenza di ogni singolo Consorzio di bonifica, attraverso i contributi consortili, i costi per opere non di bonifica, ancorché di pubblica utilità, realizzate dal Consorzio, in deroga alla legge nazionale che regola in via esclusiva la contribuenza in materia”. Il costo di tale opere, pertanto, ha proposto Foti, “deve gravare sulla fiscalità generale e non sui singoli contribuenti proprietari degli immobili suddetti”. In Emilia-Romagna, infatti, ha ricordato il relatore, “i Consorzi incassano 140 milioni di euro dai contributi di bonifica, una cifra ingente se si pensa che in Italia l’introito complessivo di tali contributi assomma a 560 milioni”. Altra modifica alla legge regionale vigente, ha concluso il relatore, si rende necessaria “per garantire la consegna delle opere idrauliche di bonifica costruite con fondi statali ai Comuni che ne facciano richiesta, come nel caso del Comune di Piacenza, in causa con il Consorzio di bonifica locale per il passaggio di proprietà di alcuni impianti”. Conseguente la richiesta “di convocare in audizione, prima del voto sull’articolato, i rappresentanti regionali dei Consorzi di bonifica”.

Gian Luigi Molinari (Pd), richiamando “la fondamentale funzione per la tutela del territorio svolta dai Consorzi di bonifica”, ha espresso “contrarietà per una proposta suscettibile di mettere a rischio la tenuta del sistema regionale della bonifica, dato che la funzione principale dei Consorzi è di garantire la manutenzione delle reti idriche, all’interno delle quali il reticolo minore nelle zone montane assume particolare valenza di difesa del suolo e salvaguardia ambientale”.

Andrea Bertani (M5s) ha espresso “condivisione sulla proposta di audizione e sul progetto di legge di Foti, rilevando come sui Consorzi regionali permangano criticità in termini di costi/risultati e di legittimità dei contributi riscossi e in merito all’effettiva rappresentatività degli organi che li governano”.

Stefano Bargi (Ln) ha sottolineato come “il problema della rappresentanza e quello della contribuzione, caratterizzata da difformità e iniquità, siano evidenti e vadano risolti”, associandosi alla “richiesta di audizione prima dell’approvazione del disegno di legge”.

Mirco Bagnari, Gianni Bessi e Gian Luigi Molinari (Pd) hanno ribadito “la contrarietà del Gruppo a un progetto di legge troppo calato sulla realtà piacentina e alla proposta di convocare un’audizione legata al disegno di legge, chiedendo, al contrario, un’audizione allargata a tutti i soggetti interessati al tema della bonifica”.

Yuri Torri (Sel) ha dichiarato “la contrarietà del Gruppo al progetto di legge, troppo Piacenza-centrico”, sostenendo “la richiesta di approfondire la materia della bonifica e della difesa idraulica in un’audizione”.

La presidente Serri, ricordando come “il tema della bonifica vada oltre i Consorzi e coinvolga tutti gli enti cui compete il governo del territorio”, ha manifestato “disponibilità da parte dell’ufficio di presidenza della commissione a valutare eventuali richieste di convocazione di un’audizione di tutti i soggetti interessati al tema”.

(lg)

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