Comincia dall’Europa il percorso della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo per rinsaldare i rapporti con comunità residenti all’estero e rilanciare il nuovo corso di iniziative.
Il 24 e il 25 novembre si terrà a Parigi la prima ‘conferenza d’area’ che raccoglierà attorno alla consulta i rappresentanti delle associazioni emiliano-romagnole presenti in ben 8 Paesi europei: Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Moldavia, Portogallo, Romania, Svezia e Svizzera. La conferenza sarà anche un’occasione per uno speciale focus sul più recente fenomeno dell’emigrazione di giovani cittadini della nostra regione verso altri stati europei.
“Abbiamo deciso di iniziare dall’Europa – dichiara il presidente della Consulta, Gian Luigi Molinari – poiché storicamente le più numerose comunità italiane all’estero, comprese quelle emiliano-romagnole, si trovano nei paesi europei. Mete ambite anche dai nuovi migranti nostri connazionali che vi si recano principalmente per motivi di studio e lavoro. È importante per la Consulta- sottolinea Molinari – rapportarsi in modo diretto con i rappresentanti delle proprie associazioni al fine di ricostruire un quadro dettagliato di quella che è la realtà che vivono le nostre associazioni, anche alla luce di queste nuove tendenze.”
Nella due giorni di lavori, verranno approfondite le politiche della Regione Emilia-Romagna a favore dei corregionali all’estero e verrà dato spazio alle associazioni per raccontare la loro realtà in modo da porre le basi per una nuova e proficua collaborazione alla luce della recente legge che ha riformato la Consulta.
Il 25 novembre, nel pomeriggio, uno specifico seminario sarà dedicato al tema della nuova emigrazione. Questo momento di approfondimento, dal titolo “L’Europa dei giovani emiliano-romagnoli: la nuova emigrazione”, ha come obiettivo quello di delineare un quadro delle tendenze migratorie dalla nostra regione verso i paesi europei e ascoltare le esperienze realizzate in alcune tra le aree più rappresentative del fenomeno, quali Francia, Gran Bretagna e Germania, in cui sono presenti progetti di accoglienza rivolti ai nuovi emigrati. A questi interventi faranno seguito i racconti di giovani emigrati, in modo da raccogliere le varie esperienze sia dal punto di vista di chi accoglie i nuovi emigrati sia di chi lascia la nostra regione.
In allegato il programma del seminario.
(Isabella Scandaletti)