Governo locale e legalità

CONSULTA EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO. MOLINARI (PD) ELETTO PRESIDENTE, CARDINALI (PD) E L’ARGENTINA ANNA LISA POGGIALI VICEPRESIDENTI

Ln, M5s, Fi e Fdi-An non partecipano al voto. Caliandro (Pd): “Il vicepresidente Cardinali disponibile a dimettersi se l’opposizione proporrà un nome”

L’Assemblea legislativa regionale ha eletto il consigliere Gian Luigi Molinari (Pd) presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Alessandro Cardinali (Pd) e Anna Lisa Poggiali (argentina, espressione delle 111 associazioni di emiliano-romagnoli all’estero) sono stati votati dall’Aula quali vicepresidenti.

Come accaduto nei primi due scrutini di ieri, gran parte dell’opposizione Ln, M5s, Fi, Fdi-An – ha ritenuto, “per coerenza”, di non partecipare al voto anche nella terza votazione, nella quale il quorum richiesto è sceso da 40 a 26 voti necessari per l’elezione dei vertici della Consulta. Via libera alle tre elezioni, dunque, da Pd, Sel e AltraER.

Prima del voto, il capogruppo Pd, Stefano Caliandro, nell’avanzare le candidature di Molinari, Cardinali e Poggiali ha chiarito che la proposta di Cardinali a vicepresidente si è resa necessaria “in mancanza di una indicazione delle opposizioni”; ha quindi ribadito “l’impegno della maggioranza nel trovare una gestione condivisa della Consulta, in sintonia con le minoranze”, sottolineando “la necessità di raggiungere un accordo che garantisca una rappresentatività estesa dell’organo”. Ha quindi reso noto “l’assoluta disponibilità del consigliere Cardinali a rimettere il proprio mandato in caso di cambio di rotta da parte dell’opposizione”. In conclusione alla discussione, Igor Taruffi (Sel) ha ribadito l’apertura della maggioranza in vista di un possibile accordo.

La nuova Consulta, come stabilisce la L.r. 5/2015, è composta da un presidente e un vicepresidente, scelti tra i consiglieri regionali, senza indennità aggiuntive, e un secondo vicepresidente espressione delle associazioni all’estero, oltre a tre rappresentanti delle autonomie locali regionali, designati dal Consiglio delle autonomie locali (Cal), sei rappresentanti indicati da associazioni con sede operativa permanente nel territorio regionale e che operano da almeno tre anni nel settore dell’emigrazione, quindici rappresentanti degli emiliano-romagnoli, residenti stabilmente all’estero, proposti dalle federazioni o dalle associazioni all’estero. Infine, due docenti delle Università che hanno sede in Emilia-Romagna e otto giovani indicati dalle associazioni all’estero. Questi i prossimi passaggi: entro il 28 novembre l’approvazione dello Statuto ed entro il 26 febbraio del 2016 la definizione dei compiti e delle attività per rendere operativa la Consulta.

(cr)

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