L’Assemblea legislativa ha approvato (favorevoli Pd, Sel; astenuti Lega nord e M5s; contrari Fi e Fdi) il documento di indirizzo programmatico per il triennio 2016/2018 in tema di cooperazione e solidarietà internazionale. “La Regione Emilia-Romagna- si legge nel testo- intende promuovere e accompagnare la diffusione dei principi e dei nuovi approcci universali allo sviluppo sanciti dall’Agenda Onu 2030″. Tra gli obiettivi fondamentali condivisi e che trovano coincidenza con le scelte in materia di politiche regionali: la lotta alla fame e il tema della sicurezza alimentare, la salute, l’educazione, la crescita economica sostenibile e il lavoro, l’uguaglianza di genere, la lotta al cambiamento climatico. Nel documento d’indirizzo programmatico approvato si precisa inoltre che l’impegno delle politiche regionali nel 2016/18 sarà “orientato al rafforzamento della cultura dei diritti e della pace come promotori di riconciliazione, ricomposizione e sviluppo, senza dimenticare il sostegno alle iniziative di valorizzazione della memoria e della storia della Regione Emilia Romagna”.
Sul testo sono stati accolti anche 5 emendamenti: 3 presentati da Silvia Prodi del Pd che rispondono ad alcune richieste avanzate in udienza conoscitiva dai soggetti coinvolti; un altro con una precisazione geografica a firma Raffaella Sensoli e Andrea Bertani del M5s e infine uno avanzato da Tommaso Foti (Fdi) in tema di trasparenza per prevedere la pubblicazione sul sito della Regione dei risultati di valutazione di ciascun progetto finanziato. Respinti invece altri 9 emendamenti sempre a firma Sensoli e Bertani e 3 a firma Foti.
L’Aula ha anche approvato un ordine del giorno di Pd- Sel –Altra E-r, prima firmataria la Dem Silvia Prodi, (favorevoli Pd, Sel, astenuti M5s; contrari Lega nord, Fi, Fdi) collegato al provvedimento nel quale si impegna tra l’altro la Giunta regionale a garantire personale e fondi adeguati al proseguimento degli obiettivi tracciati e ove possibile, ad impegnarsi presso il governo a reperire ulteriori risorse economiche. Inoltre, in vista della presenza italiana nel 2017 come membro del Consiglio di sicurezza della Nazioni unite, si chiede che vengano promosse iniziative che mirino al riconoscimento dei diritti umani e all’applicazione delle convenzioni e risoluzioni internazionali in questa materia “anche a tutela– si legge nel testo– di chi opera in scambi culturali, sociali e commerciali. In particolare si chiede di “agire nella ricerca della verità” per il caso dell’assassinio di Giulio Regeni.
In tema di promozione di una cultura di pace è stata poi respinta una risoluzione abbinata, a firma di Andrea Bertani (M5s)- voto contrario dal Pd, favorevoli M5s, Sel, Fi, Fdi-An, astenuta Lega nord- che chiedeva alla Giunta di selezionare gli istituti di credito per i propri servizi di tesoreria premiando i soggetti che non figurano nella lista di quelli che ammettono transazioni legate al commercio delle armi. La risoluzione chiedeva inoltre di ripristinare l’obbligo di autorizzazione da parte del Ministero dell’economia per i trasferimenti bancari collegati ad operazioni che abbiano per oggetto armamenti.
Le aree strategiche principali di riferimento per l’attivazione di azioni nel periodo 2016-2018 sono: l’area Adriatico-Ionica, l’area di Vicinato (mediterranea, mediorientale, orientale e caucasica), l’area Africa Sub-sahariana, l’area Asia Centro meridionale e l’America Latina. Nel documento si evidenzia poi il sostegno al Piano di Pace dell’Onu e al diritto di autodeterminazione del popolo Saharawi. Un sostegno che si è realizzato a partire dal 1999, attraverso l’approvazione di numerose risoluzioni dell’Assemblea legislativa e col finanziamento di progetti. Diverse le tipologie di azioni previste: Si parla di cooperazione istituzionale per iniziative gestite direttamente dalla Regione, dall’Assemblea legislativa e dalle agenzie regionali, mentre la cooperazione internazionale allo sviluppo prevede interventi che saranno sostenuti principalmente con l’emanazione di bandi per contributi. E infine la cooperazione sanitaria umanitaria che ricomprende l’assistenza sanitaria a cittadini stranieri trasferiti in Italia nell’ambito di programmi umanitari delle Regioni, l’ospitalità di bambini nell’ambito del progetto regionale Chernobyl e quello per l’accoglienza dei piccoli Saharawi. Previste in quest’ambito anche azioni di accompagnamento, scambio e assistenza tecnica.
Oltre a Silvia Prodi, hanno firmato l’ordine del giorno: Stefano Caliandro, Giuseppe Paruolo, Lia Montalti, Barbara Lori, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Mirco Bagnari, Giorgio Pruccoli, Francesca Marchetti, Roberta Mori, Giuseppe Boschini, Manuela Rontini, Gian Luigi Molinari, Roberto Poli, Massimo Iotti, Marcella Zappaterra, Luciana Serri, Ottavia Soncini, Paolo Zoffoli, Katia Tarasconi, Valentina Ravaioli, Enrico Campedelli, Gianni Bessi, Antonio Mumolo, Paolo Calvano del Pd; Yuri Torri e Igor Taruffi di Sel; Piergiovanni Alleva (AltraEr).
(Isabella Scandaletti)