Parità, diritti e partecipazione

Ok a indirizzi triennio 2021-2023 per cooperazione internazionale: al centro cultura di pace e sviluppo sostenibile

Serrato confronto fra le forze politiche in commissione Cultura. A favore i gruppi di maggioranza e il Movimento 5 Stelle. Voto contrario da Lega e Fdi, astensione di Forza Italia

In commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, è stato presentato il “Documento di indirizzo programmatico triennale 2021-2023, in materia di cooperazione internazionale e promozione di una cultura di pace”.

A introdurre l’illustrazione la vicepresidente Elly Schlein che ha esordito sottolineando “l’importanza del partenariato, in particolare in questa fase storica, visto l’impatto della pandemia”. “Abbiamo rinsaldato- ha aggiunto Schlein- il legame con Agenda 20-30 per lo sviluppo lo sostenibile. Diversi gli obiettivi: riconsolidare i risultati raggiunti, stimolare le politiche per la cooperazione e la cultura di pace, coinvolgere e rafforzare le reti territoriali, ampliare la platea dei soggetti coinvolti nella cooperazione internazionale, avviare progetti che affrontino gli effetti dei cambiamenti climatici”.

L’assessore alla Cultura Mauro Felicori ha spiegato: “Il presidente Bonaccini ha indicato di puntare sulla politica internazionale. Abbiamo poche competenze e poche risorse ma dobbiamo mobilitare la società civile, ascoltare le persone e le istanze delle associazioni. Nella nostra regione diamo centralità alla Scuola di pace di Montesole: vogliamo che diventi un luogo di riferimento per i ragazzi e le ragazze dei nostri territori e auspichiamo che possa diventare un luogo di incontro per giovani di tutto il mondo. Le persone danno il meglio mettendo insieme un sistema di valori che può produrre i cambiamenti auspicati”.

Il direttore generale Francesco Frieri ha ricordato: “Tutti gli anni emaniamo bandi del valore di circa 1 milione di euro per la cooperazione internazionale. Sono budget contenuti, ma cerchiamo di rafforzare gli aspetti partecipativi. Nell’ultimo triennio, 2018-2020, abbiamo finanziato 141 progetti ordinari, 6 strategici e 8 di emergenza. Obiettivi dei prossimi bandi saranno: la valorizzazione di piccole azioni di sviluppo dei territori, contrasto dei disagi causati dai cambiamenti climatici, promozione di iniziative per la parità di genere. Azioni che serviranno anche a disincentivare le migrazioni dai paesi di origine. Importante tenere monitorata la situazione geopolitica, continuamente in evoluzione”.

Rilevanti anche i numeri delle politiche per la pace: 62 progetti che hanno coinvolto 176.000 cittadini e sono stati finanziati con 1,3 milioni di euro di cui il 52% provenienti dal bilancio regionale.

Apprezzamento per le attività svolte è stato espresso dal consigliere Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa): “Le risorse investite in queste iniziative sono positive, ha ragione l’assessore Felicori nel dire che non sono mai abbastanza, è giusto coinvolgere i cittadini e ne abbiamo la conferma anche alla luce delle udienze conoscitive che abbiamo svolto in questa Commissione con i profughi afgani”. Per Amico la Regione deve favorire gli interventi umanitari, sia nella forma emergenziale, sia con continuità come richiesto dai rappresentanti del Popolo Saharawi negli incontri recentemente avuti.

Diversa la posizione del consigliere Matteo Montevecchi (Lega), per il quale “come Lega non avremmo niente da obiettare sulla cooperazione internazionale, ma non possiamo accettare che il piano di programmazione triennale sia inaccettabile perché ideologicamente a favore dell’immigrazione e senza nessuno spirito critico verso gli aspetti incontrollabili dell’immigrazione”. Montevecchi chiede anche “quali sono le associazioni di migranti che si vogliono favorire nonché quali idee e quali obiettivi li muovono. Per questo motivo la Lega voterà contro al documento politico, mentre valuteremo i progetti uno per uno”.

Dal canto suo Valentina Castaldini (FI) sottolinea come “dobbiamo ripensare la legge regionale su cui si basa la programmazione triennale e bisogna farlo ad ampia maggioranza: sarebbe bello fare una Commissione durante la quale le Ong del nostro territorio si raccontano, in modo da spiegarci quale sono le loro idee e modalità di azione. Potremmo così raccogliere suggerimenti e idee per modificare la nostra legge regionale”.

Netta la posizione di Marilena Pillati (Pd) che ha ricordato come “il percorso di cui parliamo dura da molti anni e nei tempi recenti sono stati definiti gli indirizzi programmatici per la cooperazione internazionale e la promozione della cultura della pace: ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al documento perché leggendolo emerge in maniera davvero forte l’idea di impegno su questi temi. Si tratta di elementi identitari del nostro territorio”. Pillati si dice favorevole alla proposta di Castaldini di un’audizione delle Ong e di una riflessione sulla legge regionale.

La presidente Marchetti ha sottolineato l’importanza del lavoro delle Commissioni e ha auspicato che dopo il Coronavirus ci possa essere una fase di ripartenza di tutte le iniziative.

Queste le posizioni dei Gruppi presenti nella seduta della Commissione: a favore Pd, Lista Bonaccini, ER Coraggiosa e Movimento 5 Stelle, astenuta Forza Italia, voto contrario da Lega e Fdi.

(Lucia Paci e Luca Molinari)

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