Governo locale e legalità

COOPERAZIONE. SENSOLI E BERTANI (M5S): “PARITÀ DI TRATTAMENTO FRA IMPRESE ASSOCIATE O NO ALLE CENTRALI COOPERATIVE”

In una interrogazione, i consiglieri, riferendosi a “tutte le cooperative”, chiedono alla Giunta di subordinare l’assegnazione di nuovi finanziamenti e incarichi regionali all’esito positivo di revisioni effettuate da soggetti terzi e indipendenti dalle centrali cooperative

Per l’attività di vigilanza sulle società cooperative, il ministero dello Sviluppo economico, secondo la normativa vigente, può “avvalersi, d’intesa con le amministrazioni interessate, di revisori esterni dipendenti da altre amministrazioni, nonché, sulla base di apposite convenzioni con le associazioni riconosciute, di revisori delle medesime”; l’effetto di questa disposizione deve tuttavia confrontarsi con la riduzione delle risorse destinate alle attività di controllo e revisione delle cooperative da parte del bilancio dello Stato.

E’ quanto affermano i consiglieri Raffaella Sensoli e Andrea Bertani (M5s) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove segnalano che, “a oggi, risulta che le disponibilità di risorse per i controlli da parte dei revisori nominati dal ministero sia stata pressoché annullata, con effetti distorsivi sia per le cooperative non associate alle centrali sulle certificazioni necessarie per partecipare a gare, bandi, avvisi, sia per l’attendibilità delle certificazioni esistenti realizzate dalle centrali, alla luce del rischio di conflitto di interessi”.

I consiglierei aggiungono che “da questo quadro emerge una disparità di trattamento fra le cooperative non associate e quelle associate a centrali”, che “le imprese cooperative sono destinatarie di finanziamenti, incarichi, appalti assegnati dalla Regione e da enti locali sulla base di contributi regionali” e che “è interesse e dovere della Regione assicurare il pieno esercizio del diritto alla libertà di impresa e l’osservanza dei principi di libera, corretta e leale concorrenza”.

Sensoli e Bertani chiedono quindi alla Giunta l’elenco delle imprese cooperative beneficiarie di finanziamenti regionali accordati a seguito di appalti, avvisi, affidamenti diretti o altre modalità nel periodo 2013-2015, indicando la quota di risorse e di incarichi assegnati al mondo cooperativistico rispetto al totale delle imprese e articolando i dati per settore di intervento e territorio. I consiglieri vogliono inoltre sapere se si intenda definire modalità che assicurino parità di trattamento fra imprese cooperative associate o non associate alle centrali cooperative, anche in considerazione della diffusione di questa tipologia d’impresa nell’economia regionale.

A tal fine dovrebbero essere previste operazioni quali: l’obbligo per tutte le cooperative, se associate a centrali, di disporre di revisioni e controlli esterni ed indipendenti al fine di accedere a incarichi, appalti, servizi, finanziamenti regionali o sostenuti con fondi regionali o da questa trasferiti, oppure l’adozione di un accordo di programma con il ministero dello Sviluppo economico per realizzare in Emilia-Romagna il “doveroso esercizio dei controlli e delle revisioni delle cooperative non associate, eliminando la condizione privilegiata nella quale sembrano trovarsi le cooperative associate”.

I firmatari sollecitano infine la Giunta a subordinare, “per tutte le cooperative”, l’assegnazione di nuovi finanziamenti e incarichi regionali (anche concessi da enti locali con risorse regionali o trasferite dalla Regione) e le liquidazioni derivanti da incarichi precedentemente accordati, all’esito positivo di revisioni effettuate da soggetti terzi e indipendenti dalle centrali cooperative.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

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