Parità, diritti e partecipazione

Corecom Regione. La presidente in commissione: “Iniziative nelle scuole contro il cyberbullismo”

Relazione di Giovanna Cosenza, che ha presentato l’attività dell’organo di garanzia, le sue funzioni e i progetti in serbo tra cui, appunto, quello di intensificare l’attività rivolta ai giovani, all’uso di internet e dei social network

Giovanna Cosenza, presidente del Corecom

L’attività del Corecom, le sue funzioni e i risultati ottenuti. Una relazione completa quella della presidente Giovanna Cosenza illustrata alla commissione Parità, presieduta da Roberto Mori.

Il Corecom è un organo della Regione che svolge funzioni delegate dall’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e fa capo ai ministeri dello Sviluppo economico e delle Comunicazioni. Fra i compiti principali, ha funzioni di garanzia a favore di cittadini e imprese nella risoluzione di controversie con i gestori dei servizi di telecomunicazioni; inoltre, svolge funzioni di controllo sulla par condicio, di vigilanza sui sondaggi, di vigilanza sui minori e di regolazione nell’accesso a Rai 3 Emilia Romagna.

“Dal 2005 al 2016- spiega Cosenza- le attività di conciliazione e di adozione di provvedimenti temporanei sono aumentate esponenzialmente: se, infatti, nel 2005 sono state 109 le istanze, nel 2016 sono state 6.214. I principali motivi di controversie sono le spese e le fatturazioni non giustificate, la mancata fornitura del servizio e l’interruzione  e la sospensione dello stesso”. Per quanto riguarda gli operatori delle istanze presentate, al primo posto c’è Telecom Italia, a seguire Vodafone e Wind, al quarto posto Fastweb.

Una delle attività principali del Corecom è anche quella di vigilanza sull’uso di internet da parte dei minori (social network in particolare) e la loro tutela. “Un tema che mi sta molto a cuore- spiega la presidente- e anche per questo abbiamo firmato un protocollo d’intesa con le scuole sull’uso consapevole delle nuove tecnologie e per prevenire il cyberbullismo”. Per questo è stato pensato il progetto ‘A scuola con i media’, che ha portato all’organizzazione di laboratori e incontri di educazione ai media. “Hanno già partecipato- spiega Cosenza- 145 classi, 3mila giovani e 18 istituti”.

Le considerazioni del consigliere Daniele Marchetti della Lega Nord si sono concentrate sulla par condicio: “Durante il processo di fusione dei comuni dell’Imolese, sul sito istituzionale della Regione era pubblicata la pubblicità a favore della fusione, rimossa subito dopo la mia segnalazione. Ma fino a dove si può spingere il Corecom, in questi casi?”. La presidente ha spiegato che la legge sulla par condicio “andrebbe forse rivista. Nel caso non fosse stata rimossa dal sito, noi avremmo fatto una segnalazione all’Agcom, ma spesso i tempi sono troppo lunghi”.

I consiglieri Gianni Bessi e Nadia Rossi del Partito Democratico hanno insistito sul tema ‘giovani e internet’. Bessi sottolineando “il carattere pubblico del Corecom” e chiedendo come “i consiglieri e l’Assemblea possano impegnarsi nell’attività anche di diffusione delle regole utili ai ragazzi”. Rossi, invece, ha chiesto, più nel dettaglio, “in quali scuole è stata portata l’iniziativa organizzata dal Corecom, dato che la Regione deve farsi carico di tutto il territorio”.

La presidente Cosenza ha sottolineato come tutte le province siano state coinvolte nell’iniziativa “ed è sicuramente cruciale il rapporto con l’Ufficio scolastico”. In conclusione, la presidente ha sottolineato come l’Emilia Romagna sia all’avanguardia da questo punto di vista, anche se “si può fare sicuramente di più”.

(Margherita Giacchi)

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