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Coronavirus. Amico (ERCoraggiosa): chiarezza per la ripresa dell’attività del settore della cultura

Il consigliere chiede poi alla Giunta “se si vogliano estendere anche ai soggetti associativi i contributi a fondo perduto attualmente allo studio da parte del Governo per le imprese”

Quali sono i protocolli attualmente allo studio per la ripresa delle attività culturali, nello specifico per l’ambito formativo teatrale, affinché si possa dare la possibilità ai soggetti che operano nel settore di reimpostare le proprie attività?”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è il consigliere Federico Alessandro Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa). In particolare, il consigliere vuole sapere dall’esecutivo regionale “se per questi soggetti sia possibile accedere alle proprie strutture per avviare il lavoro di riprogettazione delle attività, oltre a condurre opere di manutenzione e ripristino; se vi sia l’intenzione di istituire un tavolo di confronto con le realtà di formazione teatrale, spesso organizzate in forma associativa, che non hanno oggi strumenti di rappresentanza collettiva, per definire insieme a loro le nuove modalità operative, almeno per l’ambito formativo se non addirittura di spettacolo; se sia possibile garantire la coerenza dei diversi protocolli operativi definendo un quadro minimo di regole uniforme per tutti gli ambiti – commercio, sport, formazione e via dicendo – al fine di non creare difformità di trattamento fra modalità oggettivamente simili”. Inoltre, l’interrogante chiede all’amministrazione regionale “se si vogliano estendere anche ai soggetti associativi i contributi a fondo perduto attualmente allo studio da parte del governo per le imprese e se questi soggetti possano essere fin da subito ricompresi fra i destinatari dei fondi regionali per l’ammodernamento tecnologico, sempre più necessari”. “

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