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Coronavirus. Lega: consentire visite fra familiari residenti in province limitrofe di regioni diverse

Nell’interrogazione, a prima firma Montevecchi, gli esponenti del Carroccio sottolineano che “non sarebbe razionale continuare a limitare questi tipi di spostamenti per persone che sono distanti pochi chilometri tra loro”

Accordarsi con le amministrazioni regionali confinanti, per permettere ai cittadini emiliano-romagnoli di incontrare anche i familiari che risiedono in province limitrofe, ma di regioni diverse”. Questa è la richiesta che arriva dai consiglieri della Lega con un’interrogazione a prima firma Matteo Montevecchi. I leghisti, infatti, ricordano che l’ordinanza regionale consente “gli spostamenti per incontrare congiunti” solo “in ambito regionale” e che “i comuni confinanti tra province diverse possono determinare reciprocamente la possibilità dello spostamento dei residenti per ragioni di necessità tra i due territori”. Gli esponenti del Carroccio sottolineano quindi che “al momento sono rimasti esclusi dall’ordinanza tutti quei cittadini emiliano-romagnoli che non hanno i propri familiari residenti in regione, ma in province limitrofe di regioni confinanti alla nostra”. E aggiungono: “Non sarebbe razionale continuare a limitare questi tipi di spostamenti per persone che, nonostante risiedano in regioni diverse, sono distanti pochi chilometri tra loro”. L’atto è stato siglato anche da Michele Facci, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Emiliano Occhi,  Fabio Bergamini, Andrea Liverani, Maura Catellani, Massimiliano Pompignoli, Stefano Bargi, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan Simone Pelloni. “

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