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Coronavirus. Lega: “creati protocolli per individuare precocemente sindrome di Kawasaki?”

La domanda contenuta in un’interrogazione, a prima firma Emiliano Occhi, in cui i consiglieri del Carroccio chiedono di rendere noti i dati riguardati la possibile correlazione tra le due malattie

Focus della Lega sul possibile collegamento tra sindrome di Kawasaki e Coronavirus nei bambini. Con una interrogazione i consiglieri del Carroccio chiedono all’esecutivo regionale di rendere noti quanti siano i casi di Coronavirus diagnosticati in regione fra i pazienti in età pediatrica, quanti quelli di sindrome di Kawasaki”, e, “rispetto agli anni scorsi, se questi ultimi sono in aumento” nonché “se e in quali ospedali siano stati evidenziati casi di possibile collegamento tra le due malattie”. Nell’interrogazione, a prima firma Emiliano Occhi, i leghisti ricordano che la sindrome di Kawasaki “è considerata malattia rara da noi mentre è più frequente in Estremo Oriente, dove sono presenti cluster, probabilmente per la presenza di alcuni virus endemici di quelle aree, che sembrano attivare la sindrome. Nel nostro Paese si verificano circa 250 casi l’anno”. E aggiungono: “l’Ospedale Sant’Orsola partecipa allo studio del professor Angelo Ravelli del Gaslini di Genova per capire se la malattia rara che colpisce i vasi sanguigni dei più piccoli sia in qualche modo legata al coronavirus”. Per questo i consiglieri chiedono anche “se, in previsione della fase 2, siano stati creati protocolli per tenere sotto controllo le conseguenze che il coronavirus può causare nella fascia pediatrica” e “se siano stati predisposti protocolli nei diversi ospedali della regione per monitorare e individuare precocemente eventuali segni delle due malattie”. L’interrogazione è stata siglata anche da Massimiliano Pompignoli, Valentina Stragliati, Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Matteo Montevecchi, Fabio Rainieri, Stefano Bargi, Maura Catellani, Fabio Bergamini, Matteo Rancan, Michele Facci, Simone Pelloni Gabriele Delmonte. “

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