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Coronavirus. Lega: stanziare risorse a fondo perduto per l’Appennino e il turismo

Una risoluzione del Carroccio chiede interventi mirati per le realtà territoriali ed economiche che più stanno soffrendo il lockdown imposto dal Covid-19

La Regione stanzi risorse a fondo perduto per le aziende dell’Appennino e per quelle dei settori più colpiti dal lockdown imposto dalle norme in materia di contenimento della diffusione del coronavirus, come il turismo. A chiederlo, in una risoluzione, sono i consiglieri regionali della Lega, primo firmatario Michele Facci. I consiglieri del Carroccio fanno il punto sull’importanza del turismo per l’economia regionale e rimarcano le difficoltà croniche della montagna, la parte più fragile del nostro territorio. E, citando, dati di una ricerca di Unioncamere, lanciano l’allarme sull’impatto negativo della “quarantena da Covid-19”. Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “a prevedere misure straordinarie a fondo perduto per sostenere le imprese e le attività produttive e commerciali dell’Appennino emiliano-romagnolo, anche in chiave di sostegno all’economia turistica, fortemente penalizzata, al pari degli altri territori regionali, dall’emergenza economico-sanitaria dovuta al Covid e a prevedere misure straordinarie a fondo perduto per sostenere le imprese e le attività produttive e commerciali maggiormente penalizzate, quali bar, ristoranti, agriturismi, alberghi, ristorazione non in sede fissa, centri estetici e istituti di bellezza, saloni di barbieri e parrucchiere, centri benessere, sale da ballo e discoteche, taxi e noleggio con conducente, a prescindere dalla loro collocazione territoriale”. La risoluzione è sottoscritta anche dai consiglieri Valentina Stragliati, Daniele Marchetti, Maura Catellani, Matteo Montevecchi, Stefano Bargi, Emiliano Occhi, Fabio Bergamini, Fabio Rainieri e Matteo Rancan  

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