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Coronavirus Modena. Fdi: accelerare accesso al credito per le aziende

Il consigliere Michele Barcaiuolo lamenta come le imprese sotto la Ghirlandina debbano fare i conti con i tempi d’attesa più alti rispetto al resto dell’Emilia-Romagna: 45 giorni contro i 30 della media regionale

La Regione intervenga per snellire i tempi di accesso al credito per le aziende modenesi alle prese con i danni economici collegati al lockdown imposto dall’emergenza coronavirus. A chiederlo, in un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta, è il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi), che ricorda come per la Confartigianato Lapam nel modenese il tempo necessario per accedere al credito del decreto liquidità è di 45 giorni, il maggiore di tutta la Regione (a pari merito solo con Reggio Emilia). Nelle altre province – spiega il consigliere – ci sono invece tempistiche virtuose, come a Ferrara dove si impiegano meno di due settimane (13 giorni) e a Rimini e Ravenna a quota 16 giorni (in media gli istituti di credito impiegherebbero mediamente in regione 30 giorni per erogare un prestito): quasi 9 imprese su 10 non hanno ancora ricevuto il finanziamento, fino ai 25mila euro (il 7 per cento delle aziende non ha fatto neppure la domanda per la complessa ed eccessiva burocrazia). Mentre delle imprese che si sono rivolte a Confartigianato Lapam (2.700), prosegue, “l’80 per cento ha poi effettivamente inoltrato la domanda ma ad oggi solamente al 12 per cento è stato erogato il credito”. Da qui l’interrogazione per sapere “qual è il giudizio della Regione riguardo al decreto liquidità e riguardo agli aiuti del Governo riservati alle imprese”. Il consigliere chiede anche “se la stessa Regione intenda intervenire per sbloccare la situazione nelle province meno virtuose, con l’obiettivo di uniformare le tempistiche di accesso al credito”. “

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