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Coronavirus. Nuova ondata in case di riposo, Tagliaferri (Fdi) chiede l’intervento della Giunta

Il consigliere, relativamente alle visite dei parenti, l’applicazione di particolari misure e accorgimenti: “È importante da un punto di vista psicologico che gli incontri possano proseguire anche al chiuso, ovviamente in ambienti ampi, con distanziamenti di almeno due metri e mezzo e previo controllo di febbre e utilizzo della mascherina”

“Negli ultimi giorni l’epidemia ha ripreso a bussare alle porte delle case di riposo: quattro contagi nel piacentino, sette in provincia di Modena, oltre a una trentina nel ferrarese”. A lanciare l’allarme, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia. Il consigliere, nel rilevare che “le case di riposo sono state tra le strutture più colpite nel corso della prima ondata (in Emilia-Romagna almeno 1.300 decessi)”, chiede l’applicazione, relativamente alle visite dei parenti, di particolari misure e accorgimenti: “È importante da un punto di vista psicologico che gli incontri possano proseguire anche al chiuso, ovviamente in ambienti ampi, con distanziamenti di almeno due metri e mezzo e previo controllo di febbre e utilizzo della mascherina”. Tagliaferri sollecita quindi l’esecutivo regionale a moltiplicare gli sforzi, per “evitare che pure questa seconda ondata si trasformi in una strage, aumentando gli screening sul personale, oltre a potenziare ulteriormente la formazione”. Il consigliere chiede anche “di tenere liberi, in queste strutture, una quota di posti letto (tra il 5 e il 10 per cento) da dedicare, in caso di necessità, all’isolamento fiduciario”.

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