La Regione si attivi per tutelare le persone affette da disabilità anche incentivando il numero di test sierologici degli operatori che operano nelle apposite strutture. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come i pazienti con autismo e disabilità intellettiva siano fra i soggetti più a rischio di contagio, sia per le difficoltà di interazione con norme di distanziamento e di prevenzione da contagi, fra le quali anche l’uso della mascherina facciale, sia per aspetti sindromici e pluripatologici che, nei casi di soggetti con patologie complesse congenite, li pongono in condizioni di maggior rischio in caso che contraggano il Covid-19″. Da qui l’atto ispettivo per sapere se l’esecutivo regionale “intenda seguire un percorso di tutela della disabilità in percorsi assistenziali per le strutture aggregative, residenziali e semiresidenziali, avviando anche uno studio di sostenibilità e fattibilità di un modello tecnico-scientifico di attuazione ‘ciclica’ di test diagnostici, molecolari e/o eventualmente sierologici (quando vi fossero indicazioni ministeriali e scientifiche più definite) sul personale impegnato nell’assistenza ai disabili, nelle modalità e con l’estendibilità che si riterranno più opportune previo confronto fra istituzioni, cabina di regia sulla disabilità in unità di crisi e rappresentanti di associazioni/enti gestori”. (Luca Molinari) “
18 Maggio 2020
Coronavirus. Tagliaferri (Fdi): più attenzione alle persone disabili
Il consigliere chiede la massima sensibilità possibile per i test sierologici sugli operatori delle strutture di cura
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18 Maggio 2020