Parità, diritti e partecipazione

Nasce l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze dell’Emilia-Romagna

50 i nuovi consiglieri e consigliere selezionati fra i giovani della regione, che eserciteranno funzioni consultive e propositive, accolti dalla Garante Garavini, dal Direttore Generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti e dalla Presidente Emma Petitti

Partito oggi, con la costituzione ufficiale, il progetto dell’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze. All’insediamento, avvenuto nei locali dell’Assemblea legislativa della Regione, hanno partecipato 50 ragazze e ragazzi provenienti da ogni parte dell’Emilia-Romagna.

Un Consiglio composto da giovanissimi (i nuovi consiglieri vanno dai 9 ai 18 anni) che è stato salutato dalla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti. “Nell’accogliere e dare il benvenuto ai 50 nuovi consiglieri e consigliere -specifica Petitti- ho appreso con piacere che hanno risposto in tanti all’iniziativa e questo è un bellissimo segnale, a dimostrazione che i nostri giovani hanno a cuore la tutela dei diritti delle persone e la cura del territorio. E soprattutto sono consapevoli di poter giocare un ruolo attivo attraverso il loro contributo nelle istituzioni, in questo caso l’Assemblea legislativa. Con il lavoro nel consiglio regionale, i ragazzi e le ragazze provenienti da tutta l’Emilia-Romagna potranno esprimere pareri e formulare proposte su questioni che li riguardano da vicino, stimolando a loro volta il senso civico e l’importanza della partecipazione nei loro coetanei. Un plauso e un ringraziamento sono doverosi per la nostra Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini. Questa iniziativa sarà certamente un’importante occasione di crescita e di confronto”.

Alla cerimonia di insediamento hanno partecipato anche il Direttore Generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti, la Vicepresidente della Giunta Elly Schlein e la Garante regionale per l’infanzia e adolescenza Maria Clede Garavini, la quale ha sottolineato come “quest’anno abbiamo festeggiato l’anniversario della Convenzione ONU in modo davvero speciale: non solo abbiamo accolto i 50 bambini/e ed adolescenti che costituiscono la prima Assemblea Regionale dei ragazzi e delle ragazze, ma impegneremo in attività connesse all’Assemblea anche gli altri 90 ragazzi che hanno risposto al bando che abbiamo pubblicato. Ci siamo mossi nel rispetto delle indicazioni del Comitato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che monitora l’applicazione della Convenzione. Il nostro paese era stato sollecitato, infatti, ad attuare modalità di ascolto e partecipazione delle persone di minore età organizzando anche organismi specifici regionali e nazionali”.

L’Assemblea avrà funzioni consultive e propositive e potrà esprimere, ad esempio, opinioni e valutazioni in relazione a tematiche di attualità, provvedimenti allo studio o attuati dalla Regione o da altre istituzioni del territorio regionale e potrà formulare proposte di azioni che le istituzioni potrebbero attuare al fine di contribuire al benessere e alla salvaguardia dei diritti delle persone minori di età e potrà proporre e collaborare alla realizzazione di iniziative finalizzate a diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

L’organo assembleare dei ragazzi è composto da 20 giovani per la fascia di età corrispondente alla scuola primaria e secondaria di primo grado e 30 per la fascia di età corrispondente alla scuola secondaria di secondo grado: 50 componenti individuati fra le 141 candidature arrivate, 29 femmine e 21 maschi. Sono rappresentate tutte le fasce d’età: 2 componenti hanno 9 anni, 5 di 10 anni, altri 5 di 11, altri 5 di 12, 4 di 13 anni, 7 di 14, 9 di 15, 5 di 16, 5 di 17 e 3 di 18 anni. In maggioranza provengono dal bolognese (19 componenti), poi dal modenese (8), dal riminese (7), dalla provincia di Forlì-Cesena (4), stesso numero di componenti per il ferrarese, il parmense e il ravennate (3), infine il piacentino (2) e il reggiano (1). In 6 hanno cittadinanza straniera o sono nati all’estero e altri 2 hanno almeno un genitore con cittadinanza straniera. Inoltre, dei 50 più della metà, 27, provengono da comuni con meno di 50mila abitanti (di cui 19 da comuni con meno di 15mila abitanti), mentre gli altri 23 da comuni con più di 50mila abitanti (di cui 18 da comuni capoluogo di provincia). La maggioranza di questi 50 giovani frequenta licei, in 22, 5 la scuola primaria, 15 la secondaria inferiore, 5 istituti tecnici e 3 istituti professionali o corsi di formazione professionale.

Dopo l’insediamento, piccolo fuoriprogramma con i “neo consiglieri” che si sono trasferiti nell’Aula dell’Assemblea e, dai banchi dei consiglieri regionali, hanno sottolineato come la loro partecipazione sia finalizzata a concretizzare l’impegno per un futuro migliore di quello attuale soprattutto nel campo dell’ambiente e del clima.

(Luca Boccaletti)

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