Modalità di accesso dei turisti alle vaccinazioni nella nostra regione e facilitazione dei tamponi oltre a un eventuale stanziamento di risorse per i tamponi che consentano la circolazione a chi trascorre le vacanze in Emilia-Romagna. Sono le richieste avanzate alla Giunta dal consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) in un’interrogazione firmata anche da Marco Lisei.
Nell’atto ispettivo, si ricorda che il “certificato vaccinale Ue dovrebbe consentire ai cittadini europei vaccinati, guariti da poco o in possesso di un recente test negativo al Covid di viaggiare nell’Unione”. Gli Stati della Ue, però, “hanno bloccato qualsiasi riferimento alla gratuità dei test necessari a ottenere il certificato” che si chiama EU Digital certificate Covid-19. La Commissione ha detto che stanzierà 100 milioni di euro per l’acquisto dei test rapidi dedicati ai lavoratori trans frontalieri e a quelli ritenuti essenziali.
Inoltre, scrive Barcaiuolo, “i Paesi UE devono accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per le persone che hanno ricevuto un vaccino autorizzato dall’Agenzia europea dei medicinali (attualmente Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen)”. Saranno, poi, i singoli Paesi a decidere se accettare o meno i certificati delle vaccinazioni eseguite con altri vaccini.
In Emilia-Romagna, afferma il consigliere, arrivano turisti anche da Paesi extra-Ue e molti sono quelli provenienti dalla Russia. “Non sono chiare le modalità di accesso al nostro territorio per i turisti sottoposti a vaccini non autorizzati da Ema” conclude Barcaiuolo e il rischio di vedere ridotto il numero di viaggiatori è reale così come lo è quello del calo di fatturato di tante imprese del settore, dopo che sono state duramente colpite dalla crisi legata alla pandemia.
(Gianfranco Salvatori)