Sanità e welfare

Castaldini (Fi) interroga la Giunta sulla App “Dappertutto”. Assessore Salomoni: “Il programma è in fase di test”

La capogruppo chiede chiarimenti sul software per il rientro in sicurezza nei luoghi di lavoro destinato ai dipendenti della pubblica amministrazione regionale

Come funziona esattamente la App “dappertutto”, il software installabile su tutti i telefoni mobili per consentire il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro di tutti i dipendenti della pubblica amministrazione del territorio regionale?

E’ il quesito principale posto da Valentina Castaldini (Forza Italia) con un’interrogazione a risposta orale trattata negli odierni lavori della Commissione Bilancio, Affari Generali ed Istituzionali presieduta dal Vicepresidente Stefano Bargi.

La consigliera, sottolineando il ritardo nel rilascio del programma che, specifica ancora la forzista, ha fatto registrare “costi esterni di sviluppo preventivati in circa 145mila euro per il rilascio della versione 1.0”, chiede precise specifiche sulla raccolta dei dati dell’utente e sul loro utilizzo. “Il tema sotteso da questa interrogazione -chiarisce ancora l’esponente di Forza Italia- non è solamente un’applicazione del tutto inutilizzabile, ma tocca i significati operativi che si vogliono dare a quell’Agenda digitale regionale che solo pochi giorni fa abbiamo approvato in Assemblea”.

“Nonostante nei termini di utilizzo sia specificato che l’app non utilizza dati di geolocalizzazione dei dispositivi, prosegue Castaldini, agli utenti, sia Android che iOS, è richiesto di fornire accesso alla posizione precisa”.

Ulteriore aspetto segnalato dalla capogruppo, poi, è l’efficacia di questa applicazione. “Nei comunicati stampa pubblicati a fine gennaio, prosegue Castaldini, si sottolineava come questa app avrebbe consentito agli utilizzatori di potersi muovere in libertà nel luogo di lavoro, limitando al minimo la possibilità di contrarre il Coronavirus. Da verifiche empiriche fatte, specifica ancora la consigliera forzista, avvicinando due o più dispositivi nei quali è installato il programma non viene visualizzata alcuna notifica di superamento della distanza minima, né viene inviata alcuna notifica se ci si trova all’interno di un locale in più di cinque persone”.

Ai quesiti presentati ha replicato l’Assessore alla scuola, università, ricerca, agenda digitale Paola Salomoni, la quale ha chiarito che il programma è ancora sostanzialmente in una fase di test e proprio nei prossimi giorni dovrebbe essere rilasciata una nuova versione aggiornata dell’applicazione. “‘Dappertutto’ -ha proseguito Salomoni- ha tre obiettivi fondamentali: sovrintendere il distanziamento sociale in maniera del tutto analoga all’analoga app del governo denominata “Immuni”, garantire tutta una serie di funzioni aggiuntive per la gestione del personale regionale in sicurezza e supportare in generale un nuovo modo di impiegarsi in futuro che verta sul concetto di lavoro agile”. Nel dettaglio delle domande poste, la responsabile dell’Agenda digitale regionale ha confermato il budget assegnato, l’ampliamento delle funzioni nelle prossime versioni e soprattutto l’uso di coordinate GPS per determinare la posizione dell’utente che “però non verranno in alcun modo trattenute e analizzate per altri fini”.

Valentina Castaldini si è detta insoddisfatta delle risposte ottenute. “Consiglio vivamente a questa amministrazione di riflettere bene prima di procedere ulteriormente con questa applicazione. Le funzionalità non sono assolutamente garantite e trovo imbarazzante che si sia proceduto con comunicati stampa così trionfalistici per un prodotto del tutto inutilizzabile. Meglio sarebbe cambiare radicalmente strategia, per quanto si tratti di un investimento di quasi 150mila euro, perché questa è un’app del tutto inutile”.

(Luca Boccaletti)

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