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Covid. Donini in commissione: “Contagi in diminuzione, l’obiettivo è abbassare la curve epidemica”

In commissione sono stati poi illustrati i dati sulla situazione epidemiologica in regione: nelle case di riposo un quarto dei decessi, più di 300 accessi giornalieri ai pronto soccorso, più contagi nelle province di Modena, Reggio e Piacenza

“L’obiettivo è quello di abbassare la curva epidemica, i contagi sono già in diminuzione (2.219 oggi, di cui 984 asintomatici), ma è importante, in particolare, continuare ad assicurare la tenuta e la resilienza del sistema sanitario regionale”. L’assessore regionale Raffaele Donini (alle Politiche per la salute) è intervenuto, con un’informativa, in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini. L’assessore ha anche spiegato che “il sistema sta regolarmente erogando le prestazioni sanitarie programmate, a livello chirurgico e ambulatoriale”. In commissione sono stati poi illustrati i dati sulla situazione epidemiologica in regione (aggiornati al 16 novembre): i casi totali sono arrivati a 91.066 (5.067 i morti, per l’85 per cento nella fascia che supera i 70 anni d’età), sono 2.638 le persone attualmente ricoverate, di cui 247 in terapia intensiva. È poi stato rilevato che nelle ultime settimane c’è stata un’impennata dei contagi, in particolare nelle province di Modena, Reggio e Piacenza (che contano più di 40 casi ogni 100mila abitanti), numerosi sono poi i casi all’interno delle strutture che ospitano persone anziane (con il 24,9 per cento dei decessi totali). L’indice di riproduzione del virus (Rt), si è poi specificato in seduta, è ora in calo, l’obiettivo è quello di riportarlo al di sotto di 1. Mentre gli accessi ai pronto soccorso per casi legati al covid sono più di 300 al giorno. Per Giuseppe Paruolo (Pd) “è fondamentale il lavoro che si sta portando avanti”. Per il consigliere è necessario insistere sull’attività di tracciamento, anche per favorire la decrescita della curva epidemiologica. Ha poi posto il tema dei fattori esterni che possono incidere sulla diffusione del virus, rilevando problemi nelle città sulla qualità dell’aria. La consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia) ha invece affrontato la questione delle quarantene: “Oggi centinaia di cittadini (a fine quarantena) si trovano in un limbo, non possono uscire perché non ricevono la telefonata delle aziende sanitarie”. Per Silvia Piccinini (Cinquestelle) è fondamentale rispettare le disposizioni anticovid, che alla luce dei dati “risultano assolutamente necessarie”. Ragionando sempre sulle cifre fornite dall’esecutivo ha chiesto se sia opportuno o meno attivare ulteriori restrizioni per i territori maggiormente colpiti dall’epidemia, come quello modenese. Daniele Marchetti (Lega) ha invece insistito sulla necessità di utilizzare nelle terapie rivolte ai malati di covid anche la idrossiclorochina, “come già accade in altre regioni”. Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa) ha invece elogiato, in questa fase emergenziale, l’attività portata avanti dai medici di medicina generale, che potrebbero essere anche “maggiormente coinvolti nell’attività di tracciamento”. Ha poi proposto di consentire a chi vive nelle aree periferiche della regione (in piccoli comuni) spostamenti nell’intero perimetro del distretto sanitario di appartenenza. Silvia Zamboni (Europa verde) ha invece ribadito l’utilità nell’incrementare cure domiciliari (aumentando anche le unità mobili). Ha poi chiesto di non rallentare la diagnostica precoce legata all’ambito oncologico, per scongiurare un incremento dei casi tumorali. Simone Pelloni (Lega), relativamente alla somministrazione dei vari test diagnostici collegati al covid, ha chiesto un maggiore coinvolgimento del personale infermieristico. Ha poi criticato la gestione dell’emergenza nelle strutture per anziani, “qualcosa non ha funzionato, in particolare a Modena”.

 

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