Ambiente e territorio

Covid. Informativa di Donini: “Impennata di contagi in regione, in particolare tra giovani e giovanissimi”

L’assessore ha poi ribadito l’importanza del vaccino: “I contagi fra le persone che si sono già sottoposte al vaccino, sanitari e ospiti delle strutture per anziani, sono praticamente nulli”

“La mutazione genetica del virus (la cosiddetta variante inglese), oggi preponderante rispetto al ceppo originario, è indubbiamente un problema; in regione registriamo un’impennata dei contagi (la soglia di occupazione dei letti ordinari è arrivata al 39 per cento, mentre il tasso sulla saturazione delle terapie intensive è al 31 per cento); particolarmente colpiti sono i giovani e i giovanissimi, con un picco nelle ultime due settimane: 3.233 positivi tra alunni e studenti e 483 tra il personale scolastico (da settembre sono invece 18.197 i positivi tra alunni e studenti e 3.043 tra il personale scolastico)”.

L’assessore Raffaele Donini è intervenuto nella seduta congiunta della commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Ottavia Soncini) e della commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità (presieduta da Francesca Marchetti) sullo stato di avanzamento del programma di vaccinazione regionale e sulla situazione epidemiologica in ambito scolastico.

L’assessore ha poi riferito, tenuto conto del dato epidemiologico (oggi si registra un lieve incremento dei positivi, i nuovi casi sono infatti 2.040 di cui 1.206 asintomatici), che “non si può escludere l’attivazione di ulteriori provvedimenti restrittivi su Bologna e su altri territori della regione”. Donini, sulle vaccinazioni, ha poi evidenziato che “l’Emilia-Romagna si conferma ai primi posti, arrivando al 10 per cento delle vaccinazioni italiane”. Ha anche spiegato che “delle 538.850 dosi consegnate ne sono già state somministrate 386.698 (mentre nel mese di marzo è previsto l’arrivo di ulteriori 470.000 dosi)”. Infine, nota positiva, ha comunicato che “i contagi fra le persone che si sono già sottoposte al vaccino, sanitari e ospiti delle strutture per anziani, sono praticamente nulli”.

Sulla stessa linea l’assessora Paola Salomoni: “non ci aspettavamo questi dati, l’obiettivo è tutelare gli studenti, anche nella didattica a distanza, per non lasciare solo alcuno”.

“Martedì scorso il presidente Bonaccini vaticinava di riaperture serali di ristoranti. L’aspirante sindaco di Bologna Lepore gli dava ragione. L’assessore regionale Corsini allargava lo spettro delle aperture a piscine e palestre, l’aspirante candidata sindaco di Rimini Petitti si faceva paladina della riapertura di teatri e cinema. Due giorni dopo, giovedì scorso, il presidente Bonaccini riferiva della scelta di inserire l’imolese in zona ‘arancione scuro’, venerdì la estendeva a tutta l’area metropolitana di Bologna. Domenica mattina, invece, dichiarava che mai saremmo diventate zona rossa, domenica sera si diceva pronto a firmare nuove ordinanze restrittive, ovvero a dichiarare delle zone rosse (originali o di fatto), insomma, tutto e il contrario di tutto”, ha dichiarato in commissione Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia). “Un caos – ha aggiunto – che ancora una volta ci spinge a chiedere un cambio di passo che non può che essere la nomina di un commissario regionale all’emergenza”. “La situazione è anche peggiore di un anno fa, ci sono persone che non riescono ad andare avanti, le difficoltà sono enormi, temo che le nuove limitazioni non porteranno a miglioramenti (ci sono ancora dubbi da parte degli esperti sull’efficacia dei dispositivi di protezione)”, ha sottolineato Michele Barcaiuolo, sempre di Fdi. Sui vaccini ha poi dichiarato che “la situazione è disperata: sulle somministrazioni della prima dose l’Italia, rispetto agli altri paesi Ue, è in coda (25esima sui 27 stati), altre nazioni stanno già valutando, sugli approvvigionamenti, soluzioni alternative rispetto ai canali europei”. Le vaccinazioni, ha concluso, “nella nostra regione si dovevano concludere a giugno, obiettivo irraggiungibile”.

Daniele Marchetti (Lega) ha chiesto all’assessorato un parere sul cosiddetto “vaccino sputnik” (russo), utilizzato anche nella vicina repubblica di San Marino (sul tema Donini ha riferito che l’autorizzazione all’utilizzo di questo vaccino spetta agli organismi competenti, Ema Aifa); il consigliere ha poi sollecitato chiarimenti sui contenuti, e in particolare sugli aggiornamenti programmati, relativi al piano vaccinale regionale. Ha poi richiesto particolare attenzione per quelle aree con il dato epidemiologico peggiore, anche “sul numero di dosi vaccinali da inviare”. Valentina Stragliati, dello stesso partito, ha poi citato il caso piacentino, riferendo di “problemi per quanto riguarda la prenotazione del vaccino, procedure che andrebbero migliorate”. Ha anche chiesto, sempre sul tema vaccini, “particolari tutele per le persone diversamente abili”. Simone Pelloni, anche lui del Carroccio, ha spiegato che “per le prenotazioni gli strumenti telematici non hanno funzionato a dovere”. Anche lui ha chiesto a Bonaccini “maggiore sobrietà ed equilibrio nella comunicazione”.

Anche Silvia Piccinini (M5s) ha rilevato problemi collegati alle prenotazioni, “in questi giorni abbiamo assistito a lunghe file davanti alle farmacie”. Ha poi spiegato che “per queste persone le vaccinazioni non inizieranno prima di aprile”.

“Ci ritroviamo con dati peggiori anche rispetto a marzo 2020, abbiamo bisogno di capire cosa accadrà questo mese, la realtà è drammaticamente cambiata, Donini ci deve dire se intende cambiare strategia, concentrando, ad esempio, le vaccinazioni nelle aree della regione con più contagi, coinvolgendo le fasce della popolazione più fragili”, ha sottolineato Valentina Castaldini (Forza Italia). Anche sulla scuola, ha rimarcato, “servono dati chiari, una fotografia della realtà, dobbiamo capire cosa verrà fatto”.

Lia Montalti (Partito democratico) ha ribadito l’impegno della Regione Emilia-Romagna per l’emergenza: “Aspettiamo con apprensione che arrivino le dosi richieste, in regione siamo pronti a vaccinare anche 50mila persone al giorno, il sistema sanitario sta reggendo, ma per correre più forte serve la benzina, le dosi che stiamo aspettando”. Ha poi ribadito che “la chiusura delle scuole rappresenta per le famiglie un grave problema, dobbiamo sostenere questi genitori, c’è una grande stanchezza”. Anche Manuela Rontini, sempre del Pd, ha parlato di “lavoro straordinario da parte dell’assessorato regionale per assicurare la sicurezza dei nostri cittadini”. Rilevando, anche lei, “la necessità di coinvolgere, in questa fase, tutte le forze politiche”. Rispondendo a Tagliaferri ha poi precisato che “non c’è contraddizione tra quanto dichiarato da Bonaccini nei giorni scorsi e quanto poi accaduto, il tema è caldo anche a Roma, servono misure per contrastare il diffondersi dei contagi e contestualmente occorre salvaguardare il sistema economico”. Sulla stessa linea Francesca Maletti, anche lei dem, “sono tante le cose fatte”. La consigliera ha inoltre ribadito “che i ritardi sui vaccini non dipendono dal livello regionale”. E ha poi chiesto di “assicurare alla dirigente regionale Licia Petropulacos le competenze di un commissario, degli strumenti per agire più velocemente possibile”.

“Sembra di essere tornati a marzo dello scorso anno, c’è grande preoccupazione, difficile capire cosa potrà accadere”, ha rimarcato Stefania Bondavalli (lista Bonaccini), rilevando, sul tema scuola, “la necessità di applicare queste restrizioni per il minore tempo possibile”. Ribadendo, sempre sulla questione giovani, “la necessità di intervenire in ambito scolastico ma anche in quello extrascolastico”.

Per Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa) i numeri parlano da sé: “È necessario prevedere zone rosse nelle aree della regione più esposte (programmando contestualmente forme di sostegno per chi lavora), la tutela della salute deve avere la precedenza sul resto”. Ha poi rilevato, sul tema vaccini, il problema della “dipendenza dalle case farmaceutiche”. Ha quindi spiegato che “la ricerca per arrivare al vaccino è stata finanziata in grande misura dal sistema pubblico, anche per questo va da subito affrontato il tema della sospensione dei brevetti”.

Silvia Zamboni (Europa verde) ha ribadito che “i numeri non sono rassicuranti, l’attenzione deve essere massima, vanno contrastati i comportamenti sbagliati: comprendo la stanchezza ma serve responsabilità da parte di tutti”. Ha poi chiesto all’assessore se esista un problema anche di carenza, oltre che di vaccini, di personale (Donini ha riferito che non c’è carenza di personale, il problema è la mancanza di vaccini).

Ha poi chiuso i lavori la presidente Marchetti. Sul tema scuole ha ribadito che “non sono state fatte scelte a cuor leggero, è ben chiara la necessità di continuare con la scuola in presenza, l’obiettivo è quindi quello di ridurre il più possibile queste chiusure”. Ha anche spiegato che dalle scuole “c’è stato un impegno forte e costante per contrastare la diffusione del virus”.

 

 

 

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