In aumento i positivi (in particolare giovani) ma non le ospedalizzazioni: l’incidenza collegata alla positività è arrivata a 17,1 casi ogni 100mila abitanti (siamo ancora lontani alla soglia di attenzione, pari a 50 casi ogni 100mila abitanti).
L’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, è intervenuto in commissione Politiche per la salute, presieduta da Ottavia Soncini (oggi sostituita dalla vicepresidente Francesca Maletti), in congiunta con la commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Francesca Marchetti, sulla situazione epidemiologica collegata al Covid in regione.
L’assessore ha poi affrontato il tema dei vaccini: già due terzi degli emiliano-romagnoli vaccinabili hanno ricevuto almeno una dose (dato superiore rispetto alla media nazionale), mentre ha già concluso l’intero ciclo di immunizzazione il 46 per cento dei vaccinabili (le persone più vulnerabili sono state vaccinate per l’85 per cento). L’obiettivo, ha poi rimarcato Donini, “è sensibilizzare alla vaccinazione più cittadini possibile”. L’esponente del governo regionale ha poi spiegato che buona parte delle scorte di vaccini, il 63 per cento (circa 330mila dosi), sono di Astrazeneca e Johnson & Johnson, quindi indicate per una popolazione sopra i sessant’anni (fascia di popolazione già in gran parte vaccinata).
Donini è poi intervenuto sul tema scuola: “Ci impegniamo a garantire le vaccinazioni, con la massima flessibilità, al personale delle scuole non ancora vaccinato nonché ad alunni e studenti (12-19 anni); attiveremo anche stazioni mobili dedicate alle vaccinazioni davanti alle scuole; daremo la possibilità ai ragazzi, a una settimana dall’inizio delle scuole, di effettuare test antigenici rapidi gratuiti (nelle farmacie)”.
L’assessore ha poi riferito che sono in corso contatti con l’esecutivo nazionale per comprendere se, alla riapertura delle scuole, in caso di focolai i protocolli utilizzati fino ad ora resteranno validi.
Sempre sulla questione scuola è poi intervenuta l’assessora alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale, Paola Salomoni, che ha riferito come il Ministero stia lavorando per arrivare a una bozza con le indicazioni per la ripresa dell’attività scolastica a settembre. “Quando ci saranno indicazioni certe- ha riferito l’assessora- si procederà anche ad aggiornare il piano dei trasporti”. L’obiettivo, ha poi ribadito, “è riportare a scuola già all’inizio dell’anno scolastico tutti gli studenti”.
Sono poi intervenuti diversi consiglieri.
Per Michele Barcaiuolo (Fdi) servono dati più precisi, in particolare sui casi di positivi già vaccinati (Donini ha subito risposto: “Meno del 5 per cento sul totale”) e sulle possibilità di somministrazione per gli over sessanta rispetto ai vari vaccini. Ha sollecitato poi “impegni precisi” nell’organizzazione dei trasporti, “per evitare di ritrovarci come l’anno scorso”.
Per Simone Pelloni (Lega) occorre particolare attenzione nella gestione degli ambienti (sia per le aule sia sui bus), “che devono diventare Covid free”. Ha poi riferito delle necessità di non discriminare nessuno, “anche gli studenti non vaccinati hanno diritto alla scuola in presenza”. Per Matteo Montevecchi (Lega) bisogna essere chiari sul tema della didattica a distanza, “la vaccinazione deve essere libera e consapevole”. Ha poi criticato il virologo Burioni: “La vaccinazione non può essere obbligatoria, come ha chiesto Burioni”. La scuola, ha concluso, “deve essere per tutti”.
Per Valentina Castaldini (Forza Italia), nel ribadire i rischi della didattica a distanza, “occorre lavorare seriamente per partire da subito al 100 per cento”. Attualmente, ha poi spiegato, “il 75 per cento dei ragazzi (dai 12 ai 19 anni) non ha neanche fatto la prima dose di vaccino”. Per la consigliera serve sensibilizzare i più giovani (comprese le loro famiglie), attivando anche strumenti per loro utili (come nuove applicazioni che trattino il tema).
Per Stefania Bondavalli (lista Bonaccini) “i dati sanitari complessivi sono abbastanza incoraggianti, anche se è fondamentale la campagna vaccinale”. Ha comunque ribadito che “va tenuta alta l’attenzione, anche per favorire a settembre il ritorno a scuola di tutti i ragazzi (incentivando vaccinazioni anche per i ragazzi)”. Sul tema dei trasporti, ha poi chiesto l’attivazione di nuove risorse.
“È evidente che la curva sta risalendo, ma è altrettanto evidente che le ospedalizzazioni non stanno aumentando; comunque c’è preoccupazione, occorre proseguire con forza con la campagna di vaccinazione, cerchiamo di convincere i ragazzi (compresi i genitori)”, ha rimarcato Katia Tarasconi (Pd). Ha poi spiegato che il green pass, per accedere a vari spazi, “non può essere considerato uno strumento discriminatorio per qualcuno”. Per Palma Costi (Pd) “i dati dimostrano il grande sforzo in questa Regione per le vaccinazioni. Il tema vero è che dobbiamo vaccinarci tutti”. Sulla ripresa scolastica, ha aggiunto: “L’obiettivo deve essere la presenza, occorre quindi accelerare con le vaccinazioni tra i ragazzi (in regione è stata somministrata la prima dose al 27 per cento dei più giovani), già tra agosto e settembre (utilizzando anche il meccanismo della chiamata diretta)”.
Per Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa) “nessuno tifa perché il prossimo anno ci siano ragazzi in didattica a distanza (che è stata comunque una contingenza obbligata dal Covid), ma non possiamo negare il problema; ci sono stati tanti morti, dobbiamo vaccinare quanta più gente possibile, anche se essere vaccinati non azzera la possibilità di contrarre il virus”.
(Cristian Casali)