Sanità e welfare

Covid. La Lega: fare chiarezza sulle campagne vaccinali

Un’interrogazione a prima firma del consigliere Fabio Bergamini chiede informazioni sull’attività sanitaria

Perché alcuni cittadini riferiscono di non avere ricevuto adeguate informazioni prima di essere stati soggetti alla vaccinazione contro il Covid-19?

A chiederlo è un’interrogazione della Lega, a prima firma del consigliere Fabio Bergamini, in cui si ricorda che “secondo quanto riferito da alcuni cittadini che si stanno sottoponendo alla campagna vaccinale contro il Covid-19, all’interno dei punti allestiti sul territorio regionale, il disbrigo delle pratiche del ‘consenso informato’ avverrebbe molto spesso in assenza dell’adeguato supporto da parte del medico e del personale sanitario: i cittadini si troverebbero nelle condizioni di dover compilare un questionario riferito alla propria anamnesi, mentre le autorizzazioni relative al consenso informato, sull’assenso al percorso di cura e sull’avvenuta presa di coscienza circa i rischi celati dalla terapia, non sarebbe preceduto da un’accurata informazione, così come prevede la normativa vigente”.
In pratica, quello che avviene attraverso la compilazione di un modulo sul consenso informato “rischia – aggiunge – di produrre un disservizio nei confronti del cittadino”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “a chi spetta, nell’organizzazione della campagna vaccinale, il compito di informare i cittadini e per quale motivo il cittadino stesso verrebbe lasciato solo, in alcune circostanze, nella compilazione di moduli, che possono risultare di difficile comprensione, e come si intende operare per colmare tale lacuna, soprattutto allo scopo di riempire di contenuti uno strumento informativo che costituisce la base di ogni relazione di cura”.

L’atto ispettivo è stato sottoscritto anche dai consiglieri Simone Pelloni, Daniele Marchetti e Valentina Stragliati.

(Luca Molinari)

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