Verificare la possibilità di introdurre in regione un nuovo test salivare, meno invasivo degli attuali, per bambini e anche per adulti, al fine di diagnosticare il Covid.
Lo chiede una risoluzione della consigliera Valentina Stragliati (Lega) la quale domanda alla Giunta di “promuovere la ricerca e la produzione anche sul nostro territorio”.
Un gruppo di lavoro, creato da quattro ricercatrici, e coordinato da Gianvincenzo Zuccotti dell’Università Statale di Milano, “avrebbe sviluppato un test salivare molecolare per Covid (che rileva cioè il materiale genetico del virus), affidabile come il tampone nasofaringeo molecolare ma molto meno invasivo”.
Il test dà il risultato in 24 ore e prevede la raccolta di saliva con un piccolo rullo di cotone al di sotto della lingua (simile a quello usato dai dentisti). Inoltre, consente di rilevare soggetti asintomatici e pre-sintomatici. “Il test- afferma Stragliati- sarebbe sensibile come il tampone naso-faringeo (entrambi rilevano i geni del virus), e affidabile al 94%, contro l’80% dei test salivari rapidi, che rilevano gli antigeni e danno il risultato in 15 minuti”. La consigliera continua: “Solo pensando al mondo della scuola si potrebbe capire l’importanza di uno strumento come quello descritto. Si tratta infatti di uno strumento che potrebbe semplificare molto lo screening tra la popolazione”. Il nuovo sistema è adottato, conclude Stragliati, in Friuli Venezia Giulia ed è ritenuto una soluzione “affidabile e innovativa”.
La risoluzione è stata firmata anche dai consiglieri Simone Pelloni, Daniele Marchetti e Fabio Bergamini.
(Gianfranco Salvatori)