Sanità e welfare

Covid. Tagliaferri (Fdi): perché è cambiata la linea della Regione sul ‘vaccino per tutti’?

A centro dell’interrogazione c’è la richiesta di sapere se ci siano o meno le scorte di dosi di siero sufficienti per sostenere le campagne vaccinali anti Covid

Open day sì o no?

A chiedere, in un’interrogazione, perché in pochi giorni è cambiata la linea della Regione sulle vaccinazioni è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “dalla prossima settimana i cittadini di ogni età potranno prenotare il vaccino, non sarà una semplice candidatura ma avranno una data. È questa la decisione, alquanto contradditoria rispetto alle parole dette pochi giorni fa, dell’assessorato alla Sanità guidato da Raffaele Donini, arrivata dopo un vertice con i direttori Ausl, per rispondere al via libera del generale Figliulo, che nei prossimi giorni tornerà in regione. Pesa il tema delle scorte: l’altro ieri sera l’Emilia era rimasta con 70 mila dosi in magazzino, ieri era al 95% delle cartucce utilizzate. «Ci prenderemo dei rischi», spiega chi guarda al pallottoliere. Pur di andare più veloci si resta con meno fieno in cascina. Gli open day «A giugno organizzeremo degli open day di vaccinazione aperti a tutti», annuncia Paolo Bordon, numero uno dell’Ausl, a margine di un incontro in Prefettura per presentare la campagna per sensibilizzare i giovani all’uso delle mascherine, «Ma a patto che ci siano le dosi», precisa il direttore”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “cosa è cambiato rispetto a due giorni fa, quando, l’assessore alla Sanità Raffaele Donini  affermava le difficoltà di potere vaccinare tutti a causa delle scorte limitate di vaccini e su quali basi, l’assessorato alla Sanità si assume la responsabilità di dare date certe ai cittadini che prenotano il vaccino con il rischio di fare saltare l’organizzazione delle ferie di molti emiliano romagnoli”.

(Luca Molinari)

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