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Covid. Tampone rapido “fai da te” in Veneto, Lega: “si attivi anche l’Emilia-Romagna”

Rainieri e colleghi vogliono sapere dall’esecutivo se intenda seguire il Veneto su questa strada, favorendo anche nella nostra regione l’utilizzo di questo strumento (avviando subito l’iter per la validazione), potenziando quindi l’attività di “biosorveglianza” collegata all’evoluzione della pandemia

“Nelle strutture sanitarie del Veneto sta procedendo con notevoli riscontri positivi la sperimentazione, con il supporto dell’amministrazione regionale Zaia, di un nuovo tampone rapido ‘fai da te’, in grado di dare risposta immediata sulla presenza dell’infezione da Sars-coV-2 (lo stesso presidente della Regione ha presentato ieri in conferenza stampa le evidenze della sperimentazione di tale strumento diagnostico testandolo su sé stesso e auspicando che tra circa un mese possa essere disponibile nelle farmacie)”. A rimarcarlo, in un’interrogazione rivolta al governo regionale (primo firmatario Fabio Rainieri), è il gruppo assembleare della Lega, che rileva anche come “l’utilizzo di questo strumento, che ha costi bassissimi di produzione, potrebbe agevolare la continuazione oltre che la ripresa di numerose attività economiche e anche favorire un tracciamento dell’epidemia più rapido e capillare (con particolare attenzione ai luoghi più sensibili come strutture sanitarie, scuole e residenza per anziani e disabili)”. Rainieri e colleghi vogliono pertanto sapere dall’esecutivo regionale se intenda seguire il Veneto su questa strada, favorendo anche nella nostra regione l’utilizzo di questo strumento (avviando subito l’iter per la validazione) e potenziando, quindi, l’attività di “biosorveglianza” collegata all’evoluzione della pandemia. L’atto è stato sottoscritto anche da Maura Catellani, Daniele Marchetti, Massimiliano Pompignoli, Valentina Stragliati, Emiliano Occhi, Michele Facci, Fabio Bergamini, Andrea Liverani, Stefano Bargi, Simone Pelloni, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan e Matteo Montevecchi.

 

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