Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord, ha depositato una risoluzione sulla questione derivante dal “crack finanziario che ha avuto effetti fortemente negativi sui risparmi di 32.000 cittadini, sugli obbligazionisti subordinati di Carife e, di conseguenza, sull’intera economia della provincia di Ferrara”.
Il consigliere ricorda come lo scorso 22 novembre il Consiglio dei Ministri abbia approvato il decreto legge 183, completando il quadro degli interventi normativi che hanno consentito il recepimento, nel nostro ordinamento, del nuovo quadro normativo europeo in materia di gestione delle crisi bancarie. Il decreto legge contiene le norme procedimentali necessarie ad agevolare l’implementazione delle procedure di risoluzione di quattro banche – Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca dell’Etruria e del Lazio e Cassa di Risparmio di Chieti – mediante tre provvedimenti: l’istituzione di quattro newco; l’imposizione di obblighi di contribuzione al Fondo nazionale di Risoluzione a carico di tutti gli istituti di credito nazionali; la definizione del quadro fiscale relativo alle imposte differite attive rinvenienti dall’intera operazione. Secondo Fabbri, “è la prima volta che viene adottato un simile provvedimento nella storia della Repubblica Italiana, con la responsabilità diretta dell’attuale Governo che ha assecondato colpevolmente le decisioni dell’Unione Europea tradendo il dettame costituzionale, in particolare gli articoli 47 e 42 della Costituzione.
Ora, Fabbri ricorda alla Giunta di essersi dichiarata disponibile, in risposta a una sua interrogazione del 26 novembre scorso, a supportare “le iniziative che il Governo intenderà promuovere al fine di verificare la correttezza dell’operato delle autorità preposte alla vigilanza bancaria e dei soggetti deputati al collocamento dei prodotti finanziari azzerati presso la clientela retail”. Perciò, chiede alla Giunta di attivarsi nei confronti del Governo per raggiungere una soluzione che conduca “al rimborso di tutti gli azionisti e gli obbligazionisti colpiti dal crack della Cassa di Risparmio di Ferrara, individuando al contempo le responsabilità del fallimento”. Al Governo va inoltre chiesto di garantire che “i nuovi acquirenti della Carife mantengano un legame diretto con il territorio ferrarese”.
Infine, Fabbri invita la Giunta a mobilitarsi presso il Governo per mettere in campo misure analoghe a quelle già intraprese dopo il sisma del 2012 e quindi: “a) la nomina di un Commissario ad hoc; b) un fondo statale per incentivare investimenti, assunzioni e bandi di gara volti a creare nuove attività produttive sul territorio ferrarese e a rivitalizzare i centri storici; c) sgravi fiscali, sul modello delle zone franche, per le imprese che vadano ad insediarsi sul territorio ferrarese; d) un programma economico di sostegno ai consumi; e) l’allentamento dei vincoli di bilancio per i Comuni interessati dal crack della Carife”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(rg)