Scuola giovani e cultura

Musica: grazie a 25 milioni nel triennio 2021-2023 coinvolti migliaia di giovani

In commissione Cultura il punto sui risultati ottenuti nel triennio 2021-2023 dall’attuazione della legge 2/2018 in materia di sviluppo musicale

Oltre 25 milioni di euro, nel triennio 2021-2023, per garantire a migliaia di ragazzi e ragazze l’opportunità di potersi avvicinare alla pratica musicale, sostenendo nel contempo lo sviluppo della creatività, della socializzazione e dell’integrazione di tutti. È uno dei principali risultati raggiunti a seguito dell’attuazione della legge regionale 2/2018 in materia di sviluppo del settore musicale. La relazione sui progetti svolti nell’ultimo triennio è stata presentata oggi nel corso della Commissione Cultura presieduta da Elena Carletti. La norma regionale punta anche alla promozione degli artisti e alla qualificazione professionale di chi lavora nel settore.

I progetti dedicati ai giovani si sono sviluppati nel corso di tre anni scolastici. Sul fronte dell’offerta formativa, nel 2021/2022 sono stati finanziati 26 progetti per oltre 1,5 milioni di euro, coinvolgendo 75 scuole di musica e circa 6.700 studenti e studentesse di oltre 200 istituzioni scolastiche di tutto il territorio regionale. Nel 2022/2023 i progetti ammessi a contributo sono stati 27 per quasi 1,7 milioni di euro, con 80 scuole di musica coinvolte e oltre 7.000 studenti e studentesse di 240 tra istituzioni ed enti. Infine, nel 2023/2024 sono stati finanziati 27 progetti sull’inclusione sociale, con risorse per quasi 2,2 milioni di euro, che hanno visto la partecipazione di 71 scuole di musica e oltre 7mila studenti e studentesse appartenenti a 244 istituzioni scolastiche.

La legge ha anche istituito l’elenco regionale delle scuole di musica: a oggi sono 205 quelle riconosciute su tutto il territorio emiliano-romagnolo. Importanti anche i progetti di qualificazione dell’alfabetizzazione musicale, proposti dalle scuole di musica e dalle formazioni di tipo bandistico e corale, volti a promuovere una cultura musicale diffusa e inclusiva: per questi obiettivi, la Regione ha stanziato oltre 2,3 milioni di euro. Nel triennio, i corsi di alfabetizzazione musicale organizzati sono stati 280, per il coinvolgimento di 48mila allievi. A questi corsi, si sono aggiunte iniziative di educazione all’ascolto per bambini e ragazzi, percorsi musicoterapici per ragazzi con disabilità o che vivono un disagio sociale, campus per giovani, laboratori musicali per la terza età, rassegne e festival, per uno stanziamento complessivo di quasi 2,2 milioni di euro.

Per quanto riguarda la formazione di figure dello spettacolo dal vivo, promossa da fondazioni, scuole di musica ed enti similari, nel 2021 sono stati approvati 36 percorsi per oltre 500 persone, con uno stanziamento di oltre 2,6 milioni di euro; nel 2022 i percorsi finanziati sono stati 46, per oltre 600 persone e risorse per oltre 3,2 milioni di euro. Infine, nel 2023, la formazione ha interessato oltre 660 persone nell’ambito di 51 percorsi, per un finanziamento di 3,6 milioni di euro. Nell’ambito del programma regionale FESR 2021-2027, dedicato ai progetti di innovazione delle imprese, sono stati inoltre finanziati 12 progetti afferenti all’ambito musicale per oltre 1,4 milioni di euro. Altri 3,6 milioni di euro sono stati impiegati per il sostegno alla produzione della musica originale dal vivo. Importante anche il ruolo svolto da Emilia-Romagna Music Commission nel promuovere e sostenere l’industria musicale, accompagnando gli artisti emergenti nel percorso di sviluppo produttivo, distributivo e promozionale.

La presidente Carletti ha parlato di una legge innovativa, che fra i suoi obiettivi ha anche quelli legati alla socializzazione, all’inclusione e al dialogo intergenerazionale, ricordando che “l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una legge sulla musica, interpretando la tradizione e la storia di questo territorio”.

Nicolò Bosi (Pd) ha parlato della musica come un volano, per i giovani, “per esprimere emozioni, stati d’animo, idee”, plaudendo ai bandi sulla formazione e sull’educazione musicale. “È importante continuare in questa direzione – ha detto -, anche per quel che riguarda la musica dal vivo. Apprezzo il sostegno ai luoghi e agli spazi che permettono alle giovani band e agli artisti di esprimersi. Fondamentale anche il sostegno al liscio: nel post pandemia sempre più giovani hanno manifestato la necessità di riappropriarsi delle tradizioni musicali e del folkore romagnolo”.

L’assessora alla Cultura, Gessica Allegni, ha confermato l’impegno della Regione a proseguire nella direzione tracciata, ponendosi sempre più in ascolto dei territori e anche aumentando l’informazione sulle opportunità offerte dalla legge 2/2018, affinché sempre più operatori del settore possano accedervi.

(Brigida Miranda)

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