Scuola giovani e cultura

Bignami e Aimi (Fi) chiedono di rivedere il finanziamento regionale al Santarcangelo festival

I due consiglieri, in un’interrogazione alla Giunta, vogliono inoltre sapere “quali sono stati i criteri utilizzati per la scelta degli artisti e degli spettacoli e a quanto ammonta il compenso del direttore artistico e del responsabile unico della comunicazione del festival”

Enrico Aimi e Galeazzo Bignami (Forza Italia)
Enrico Aimi e Galeazzo Bignami (Forza Italia)

“Ripensare all’entità del finanziamento erogato dalla Regione Emilia-Romagna per il Santarcangelo Festival”. A chiederlo, in un’interrogazione rivolta alla Giunta, sono Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi di Forza Italia.

Nell’atto ispettivo si chiede anche all’esecutivo regionale “quali sono stati i criteri utilizzati per la scelta degli artisti e degli spettacoli e a quanto ammonta il compenso del direttore artistico e del responsabile unico della comunicazione del festival”.

Il festival, spiegano i due consiglieri, “che si è volto dal 7 al 16 luglio, pare abbia ottenuto, complessivamente, finanziamenti pubblici (statali, regionali e comunali) per circa 800mila euro”.

Tra le iniziative promosse all’interno della manifestazione, evidenziano Bignami e Aimi, “una è proposta dal centro sociale di Milano “Macao”, balzato diverse volte agli onori della cronaca per occupazioni abusive”; altra iniziativa organizzata nell’ambito del festival “è il Club Ecosex, definita nella brochure promozionale ‘un’immersione assoluta, sensuale e multisensoriale: un’esperienza erotica verde, in simbiosi con fiori, piante, terra, creature viventi da stimolare, annusare e sedurre’”. Ospite dell’evento, proseguono, “anche Merman Blix, un ‘sirenetto’ omosessuale che avrebbe trovato ospitalità in una residenza artistica per tutta la durata della rassegna”, e ancora, dall’ideatore di ‘Hacker porn film festival’ l’iniziativa ‘Consenso e orchidee’, così descritta: ‘Il consenso è una pratica che si sperimenta con la relazione. Quali sono i piaceri e i rischi quando entriamo in relazione con l’altro diverso da noi, a noi sconosciuto? Che sia un’orchidea, un corpo umano o un animale, è necessario un rapporto consensuale?’”. Inoltre, rimarcano i due esponenti di Forza Italia, “ha trovato spazio nell’ambito festival il documentario ‘Cock Cock…Who’s there?’: il titolo ‘è un gioco di parole tra il toc toc di chi bussa alla porta e un termine gergale inglese che si riferisce all’organo sessuale maschile’, è stato inoltre aperto un museo temporaneo denominato ‘Museum of nonhumanity’, il cui messaggio sarebbe basato sul superamento del confine tra uomini e animali”. Infine, aggiungono, “tra gli spettacoli proposti, anche quello della compagnia ‘Motus’, che già nel 2015 aveva presentato al medesimo festival uno spettacolo per indagare ‘il confine tra maschile e femminile, la mutabilità di genere e la sua valenza soggettiva e politica’, quest’anno, come da brochure, ha proposto lo spettacolo ‘Uber-Raffiche’”.

Altre polemiche, sottolineano i due consiglieri, “sono sorte anche per la collaborazione della parrocchia con l’organizzazione del festival, collaborazione esplicatasi nella messa a disposizione del teatrino parrocchiale per uno spettacolo su cui, ricorda tuttavia il parroco, erano state chieste garanzie circa il contenuto”.

Quasi ogni anno, concludono Bignami e Aimi, “il festival è accompagnato da una scia di polemiche per via di alcuni spettacoli dai contenuti ideologici e legati alla propaganda gender, ma anche ‘spinti’ o tesi comunque a promuovere filosofie e stili di vita ‘al limite’, che nulla hanno a che vedere con le giuste e doverose battaglie per il superamento degli stereotipi che generano discriminazione e per il contrasto a ogni forma di violenza”.

(Cristian Casali)

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