L’Antico stabilimento termale di Porretta Terme, nel bolognese, è al centro di una risoluzione di Igor Taruffi (Si), approvata in Assemblea legislativa, in cui si chiede alla Giunta regionale di contribuire al finanziamento del restauro del complesso termale, risultato il terzo luogo più votato in Italia al termine della campagna “I Luoghi del Cuore” promossa dal Fondo ambiente Italia (Fai), aderendo alla proposta avanzata dal presidente del Fai alle Regioni di stanziare una cifra pari ai voti raccolti dai luoghi più votati per sostenerne la valorizzazione.
“I Luoghi del Cuore” – spiega il consigliere – è una campagna che il Fai promuove ogni anno per realizzare, sulla base di segnalazioni dei cittadini, una mappatura spontanea dei luoghi più amati: da paesaggi, fiumi, sentieri e giardini a palazzi storici, castelli, borghi, chiese, ville e botteghe storiche. Si tratta di testimonianze del sentimento profondo che lega le persone ai territori in cui vivono e, in particolare, ai luoghi che versano in stato di degrado o abbandono e che necessitano di cura e adeguata valorizzazione. Nell’ultima edizione di tale campagna – evidenzia il capogruppo – sono stati espressi due milioni e duecento mila voti per più di trentasettemila e duecento luoghi distribuiti praticamente in tutta Italia e il terzo luogo classificato è risultato proprio l’Antico stabilimento termale di Porretta Terme, che ha raccolto 75.740 voti e che otterrà dal Fai un contributo finanziario per un progetto di recupero.
Dunque, l’adesione all’appello del Fai – sottolinea Taruffi – rappresenterebbe per la Regione Emilia-Romagna un’opportunità per valorizzare e ripristinare, salvandolo dal degrado e dall’incuria, l’Antico stabilimento termale di Porretta. “Per questo motivo invito la Giunta a verificare la possibilità di sostenere il progetto di restauro dello stabilimento termale attraverso l’erogazione di un contributo straordinario” conclude l’esponente di Si.
A favore della proposta si esprime anche Silvia Piccinini (M5s), che presenta un emendamento (sottoscritto in modo bipartisan) per impegnare l’esecutivo regionale “a promuovere, ricercando il concorso del territorio, degli enti locali, delle associazioni, delle imprese e dei ministeri competenti, un progetto complessivo di recupero e valorizzazione del complesso delle ‘Terme Alte’, anche rispetto a una fruizione a fini culturali e ambientali oltre che per produzioni teatrali, cinematografiche e dell’insieme delle arti performative”.
Per Michele Facci (Misto-Mns) la Regione non si dovrebbe limitare solo a contribuire finanziariamente al restauro dell’Antico stabilimento termale, ma dovrebbe promuoverne una sorta di tutela pubblica in funzione di una riqualificazione e di un rilancio futuro, sul modello di quanto fatto per la Rocchetta Mattei. La valorizzazione dell’Alta Valle del Reno – precisa il sovranista – passa attraverso la riqualificazione delle eccellenze del territorio e l’economia legata al termalismo può tornare a essere un elemento decisivo per lo sviluppo dell’intera zona appenninica.
Gli fa eco Andrea Galli (Fi), che, ricordando come il restauro del complesso termale di Porretta sia fondamentale per il territorio, sollecita la Regione a fare la propria parte.
Daniele Marchetti (Ln) e Giancarlo Tagliaferri (Fdi), annunciando il voto favorevole dei rispettivi gruppi assembleari, invitano la Regione a erogare al più presto il proprio contributo finanziario per il restauro e a promuovere una sinergia fra le istituzioni pubbliche per un intervento più incisivo.
(Luca Govoni)