Formazione e lavoro, sostegno al settore dello spettacolo e dello sport, fondi per i nidi, l’istruzione e il diritto allo studio. Sono questi i pilastri dell’assestamento al Bilancio della Regione riguardanti i settori culturali e del mondo del lavoro presentati oggi nel corso della commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti.
“Si tratta di una manovra importante, che punta a tenere insieme crescita e coesione sociale, resa ancora più importante per essere stata realizzata in un momento molto complesso come quello della pandemia, della guerra e dell’aumento del costo delle materie prima e dei carburanti”, spiega il relatore di maggioranza Luca Sabattini, per il quale “resta però l’incertezza derivante dalle mancate scelte del governo Draghi in materia di rimborso per le spese straordinarie sopportate dalle Regioni per il Coronavirus nel corso del 2021-2022. Nel merito dei temi oggetto di questa commissione segnalo la formazione professionale con la volontà di favorire la fusione degli enti di formazione nonché l’attenzione allo sport e allo spettacolo”.
Di diverso parere il relatore di minoranza Stefano Bargi che ha ricordato come “i fondi sono insufficienti, bisogna concentrarsi di più sul tema della produttività e sul tema del sostegno alle imprese per affrontare il caro carburante. Ricordiamoci che, alla luce della situazione politica internazionale, tra sanzioni e divieti si sta rinunciando a una parte di mondo e bisogna ragionare su come riportare in casa nostra molte filiere produttive e tornare a sostenere la domanda interna perché sarà sempre più difficile esportare”.
La commissione ha approvato anche il Rendiconto 2021, documento che certifica la qualità dei bilanci regionali. “È un rendiconto solido che segna una situazione di equilibrio dei conti regionali. È una situazione di solidità che abbiamo raggiunto nonostante i problemi di questi anni dal Coronavirus alla guerra, dal caro carburanti alla siccità, riuscendo a tenere insieme sviluppo e tenuta sociale. È bene che il governo affronti i problemi delle spese in sanità dovute alla pandemia”, spiega Marco Fabbri (Pd) relatore di maggioranza del Rendiconto 2021, mentre la sua collega di minoranza Maura Catellani (Lega) osserva come “per dare un giudizio reale sul Rendiconto dovremmo aspettare il Giudizio di parifica della Corte dei Conti, che, spero, arrivi prima della discussione in Assemblea perché non si piò approvare un documento così importante come il Rendiconto senza avere il parere della Corte dei Conti”.
Disco verde anche al Defr, il Documento di economia e finanzia regionale: “Pur nella situazione difficile causata dalla guerra, questa Regione cresce più della media nazionale e non lascia indietro nessuno”, spiega la relatrice di maggioranza Marilena Pillati, per la quale “abbiamo registrato un 2021 davvero ottimo per l’Italia e ancora di più per la Regione Emilia-Romagna; il 2022 invece è di grande difficoltà, ma nonostante questo siamo attenti a tutta la popolazione, come dimostra, ad esempio, la conferma delle misure per i nidi, il diritto allo studio e all’istruzione. Così come ci sono fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per il potenziamento del sistema della formazione adulti e il programma Gol per l’occupazione giovanile”.
Critica, invece, la relatrice di minoranza Maura Catellani: “Non sono chiare le proposte sul ricollocamento dei lavoratori e non si dice nulla sulla tutela dei salari e in ogni caso di parla di risultati che saranno verificabili al 31/12/2023, e poi -spiega- non si è chiari nel dire come si sosteranno le imprese e come favorire la loro competitività. Nell’audizione di ieri c’è chi (Confindustria, ndr) si è lamentato della copiosità del Defr. Visto che è copioso almeno sia completo”.
(Luca Molinari)