Scuola giovani e cultura

“Cancellati a novembre scorso fondi Meis Ferrara”, e Zappaterra (Pd) si appella alle opposizioni

Retroscena di Mezzetti in Aula durante il question time della Dem che chiama tutte le forze politiche ferraresi per “salvare” il Museo della Shoah

Marcella Zappaterra (Pd)

“I fondi per il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah (Meis) a Ferrara non ci sono più e ad oggi non c’è nemmeno l’idea di ridarli”. E’ l’amara considerazione di Marcella Zappaterra, palesata durante il question time con cui ha chiesto alla Giunta, in particolare all’assessore alla cultura Massimo Mezzetti, di illustrare la strategia con cui il governo regionale ha intenzione di riottenere i 25 milioni cancellati dal Mibac. La consigliera del Partito democratico ha ricordato che “senza questo stanziamento il progetto architettonico risulta fortemente compromesso” tanto da “danneggiare irrimediabilmente un progetto nato da un lavoro di oltre quindici anni”.

Il titolare della Cultura in viale Aldo Moro ha infatti spiegato come “la volontà di cancellare i fondi era già stata prospettata durante un incontro tra il consiglio di amministrazione del Meis e il Ministero dei beni culturali. Incontro- ha proseguito Mezzetti- disertato all’ultimo momento dal Ministro e a cui hanno partecipato alti funzionari del Mibac. A novembre l’ipotesi di cancellazione dei fondi era già sul tavolo e in quel momento c’erano ancora i tempi per la sede regionale del Mibac di presentare il lavoro istruttorio per la concessione dell’ultima tranche di fondi, 25 milioni, necessari per completare il quarto lotto”. Mezzetti ha poi smentito le parole del sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni e del Ministro Alberto Bonisoli: “I fondi non ci sono più. Le loro parole non sono vere. Servirà molto più che una semplice telefonata per riassegnare i fondi. Servirà una nuova assegnazione”.

E se Mezzetti ha rimesso la palla nel campo del governo nazionale, Zappaterra ha spostato l’attenzione sulle forze di opposizione della Regione: “Ci avevano detto che sarebbe bastata una telefonata istituzionale. Non è così. Speriamo che questa storia finisca come quella del bando per le periferie. Auspico che i colleghi di opposizione, quelli ferraresi, si schierino a fianco a noi in questa battaglia”.

(Andrea Perini)

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