Scuola giovani e cultura

Gibertoni (Misto): sostenere la via francese alla laicità dello Stato

La consigliere ricorda come Oltralpe dal primo gennaio 2024 non saranno più ammessi Imam provenienti dall’estero per contrastare i rischi del “separatismo islamico”

No a Imam stranieri, mappare i luoghi di culto lungo la via Emilia.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che invita la Regione Emilia-Romagna a sostenere la “via francese”. “Dal primo gennaio 2024 la Francia non ammette più sul suo territorio degli Imam provenienti dall’estero, una misura questa che rispecchia il cammino deciso dal Presidente della Repubblica francese due anni fa per neutralizzare i rischi interni del cosiddetto “separatismo islamico” piuttosto incline alle influenze straniere attraverso gli Imam, in un paese dove la comunità islamica è la seconda più numerosa del Paese dopo quella cattolica”, spiega Gibertoni per la quale “gli Imam in territorio francese non saranno più sostenuti finanziariamente da stati stranieri, grazie ad una Carta dei principi che non consente l’accettazione di nuovi Imam nominati dall’estero, allo scopo di distinguere tra gli Imam che sceglieranno di allinearsi alla Repubblica francese e coloro che non lo faranno, tramite la creazione di un cosiddetto Islam “illuminista”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quale sia la realtà dei luoghi di culto in Emilia-Romagna e se i rischi paventati in Francia possano essere attuali anche nel nostro territorio regionale e se non ritenga utile agire, nelle opportune sedi, per promuovere, anche nel nostro Paese, un approccio simile a quello francese”.

(Luca Molinari)

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