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Cultura. Ibc diventa struttura Assessorato, parlano associazioni ed Enti locali

Audizione in Commissione: gli esperti del settore giudicano positivamente la proposta di legge avanzata dalla Giunta. I relatori Pillati (Pd) e Lisei (Fdi): siamo aperti a recepire suggerimenti e proposte integrative

Il mondo della cultura” guarda con interesse e chiede garanzie in merito al progetto di legge della Giunta regionale per “internalizzare” Ibc: l’obiettivo, infatti, è che dal primo gennaio prossimo funzioni e personale dell’Istituto regionale per i beni culturali siano assorbiti dall’assessorato regionale alla Cultura. I pareri, i suggerimenti e i le richieste in merito alla proposta avanzata dall’assessore alla Cultura Mauro Felicori sono emersi nel corso dell’audizione avvenuta questa mattina nella Commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti. “Siamo aperti al confronto e al recepimento di proposte migliorative al progetto di legge, importante perché si occupa di un tema di primaria importanza come il patrimonio culturale della nostra regione”, ha esordito Marilena Pillati (Pd), relatrice di maggioranza. “Vogliamo ascoltare i soggetti del settore esterni all’Assemblea legislativa per raccogliere i loro suggerimenti, questa proposta di legge va nella direzione indicata dal centrodestra”, ha aggiunto Marco Lisei (Fdi), relatore di minoranza. “Si tratta di un tema molto delicato, abbiamo chiesto un percorso condiviso in quanto vogliamo una cultura integrata; il progetto di legge ha aspetti positivi, bisogna però assicurare che venga mantenuta l’efficacia dei servizi fino ad ora svolti da Ibc, la qualità della cui azione è stato molto alta”, così Roberta Turricchia, Presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche, che tra gli aspetti più positivi delle proposte avanzate dalla Giunta rileva l’impegno al sostegno alla lettura, mentre invita a chiarire bene tutti gli aspetti relativi alla formazione professionale degli operatori della cultura e a valorizzare le associazioni di volontariato. “Vogliamo che non vada sprecato il lavoro di digitalizzazione delle opere in dialetto che abbiamo fatto insieme a Ibc, anzi bisogna che se ne completi la catalogazione e che vengano valorizzate”, sottolinea  Cristina Ghirardini, Presidente del Centro per la valorizzazione del dialetto romagnolo-Casa Oriani, mentre per Marco Gulinelli (assessore alla Cultura del Comune di Ferrara) la proposta di Felicori è “una scelta positiva a cui plaudiamo, sperando che si possa arrivare a una programmazione più integrata delle attività relative al nostro patrimonio artistico regionale, magari attraverso un maggiore coinvolgimento degli Enti Locali”. Sulla stessa linea Francesca Masi, intervenuta in rappresentanza del Comune di Ravenna, che ha ricordato come “dobbiamo essere tutti grati per il lavoro fatto in questi decenni dall’Ibc: per quanto riguarda la nuova legge bisogna che vengano ben pesati e ben valutati i valori scientifici dei progetti e delle attività”. Dal canto suo Maurizio Ferretti, Direttore dell’Istituzione Bologna Musei, ha voluto mettere in evidenza i valori che più stanno a cuore al mondo culturale pubblico bolognese e che non si vuole vengano dispersi: “Vanno mantenute le attività che hanno permesso di beneficiare di un’economia di scala da cui tutto il sistema regionale ha tratto vantaggio, il supporto tecnico-finanziario, rivolto soprattutto alle realtà più deboli, l’impegno per una reale efficacia delle diverse azioni”. A rassicurare i diversi soggetti intervenuti è stato l’assessore Mauro Felicori: “Non è in discussione la storia dell’Ibc, ma la proposta della Giunta per realizzare una nuova modalità per una gestione più efficace dei beni culturali. In sintesi: per quanto l’Ibc ha fatto bene noi pensiamo che si possano fare cose migliori per il futuro”. ”

 

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