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Cultura. Ibc: passo in avanti della legge che lo incardina nell’assessorato regionale

Il centrodestra chiede garanzie sul pluralismo dei futuri componenti del Comitato scientifico. Disco verde dal Pd che però avverte: nessuna politicizzazione. Le rassicurazioni dell’assessore Felicori: nessuno sarà discriminato

Passo in avanti per la proposta di legge avanzata dalla Giunta per internalizzare” dal primo gennaio prossimo le funzioni e il personale dell’Ibc all’interno dell’assessorato regionale alla Cultura guidato da Mauro Felicori. Il pdl è stato esaminato oggi dalla commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, dopo che la stessa Commissione aveva ascoltato le osservazioni degli operatori del settore. “Abbiamo ascoltato tutti i soggetti interessati, questo progetto di legge valorizza le professionalità interne all’Ibc: la gestione diretta delle politiche culturali da parte della Giunta è un modo per andare in questa direzione”, spiega Marilena Pillati (Pd), relatrice di maggioranza, che ricorda come “per noi la cultura è centrale”. Dal canto suo Federico Alessandro Amico (ER-Coraggiosa) invita a tenere conto delle osservazioni arrivate dall’Associazione Italiana Biblioteche, che chiede più certezze. “Auspichiamo che la Regione continui ad avere relazioni positive con soggetti pubblici e privati per la gestione dei beni culturali, intensificando il rapporto col privato sociale in quanto i beni culturali sono beni comuni”, spiega Amico. Sulla stessa linea il collega di partito Igor Taruffi per il quale “deve proseguire la collaborazione tra Giunta e commissione Cultura anche nella fase di applicazione della legge: dobbiamo tenere una forte interlocuzione con quei settori del mondo culturale che hanno espresso preoccupazioni”. Disco verde alla legge da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) per la quale “la proposta di Giunta è molto positiva e ci pone al passo con i tempi: è cambiato il contesto nel quale era nato l’Ibc ed è stato necessario fare scelte di natura strutturale”, mentre Marco Montevecchi (Lega) invita la Giunta a condividere con le forze politiche le modalità di scelta dei componenti del Comitato scientifico previsto dalla nuova legge. Tema sul quale è arrivata la rassicurazione dalle fila della maggioranza da parte di Massimo Iotti (Pd) che però ha chiesto che non ci siano nomine politiche da parte dei vari gruppi. Sempre Iotti ha rassicurato anche Amico confermando che “sulla gestione delle biblioteche potremo avere cambiamenti molto positivi”. “Nessuna volontà di politicizzare il comitato, ma è evidente che più il Comitato scientifico sarà frizzante e fornirà degli spunti meglio sarà”, ha replicato Marco Lisei (Fdi), relatore di minoranza che ha sottolineato come “il pdl va nella direzione che da tempo chiedeva il centrodestra, ora è necessario che ci sia un maggior ruolo di controllo da parte delle forze politiche presenti in Assemblea legislativa”. Un punto fermo sul tema lo mette l‘assessore alla Cultura Mauro Felicori: “Non ci saranno nomine politiche, ma nemmeno ci dovranno essere discriminazioni su base politica, sceglieremo le persone migliori per ogni settore”. ”

 

 

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