Sì al sostegno della candidatura del “Volontariato dell’Emilia-Romagna” nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco. L’Assemblea legislativa ha approvato la risoluzione sottoscritta da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini, prima firmataria), Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa), Ottavia Soncini, Roberta Mori e Andrea Costa (Partito democratico).
La proposta è stata presentata per riconoscere “il contributo nella quotidianità e nei momenti di emergenza che il volontariato ha sempre assicurato, con il coinvolgimento del Forum del terzo settore e del mondo dell’associazionismo, la cui identità poggia sul valore della solidarietà e della coesione sociale”.
“Il volontariato dell’Emilia-Romagna -ha sottolineato Bondavalli- è parte integrante del sistema socioculturale e di assistenza del territorio regionale e offre uno straordinario supporto delle istituzioni e della cittadinanza come accaduto in occasione del terremoto del 2012, nel corso del periodo pandemico e durante l’alluvione che ha martoriato in particolar modo la Romagna. Ogni angolo della regione, i vari settori di attività, le relazioni fra le persone, ogni bisogno e risorsa rappresentano spazi nei quali il Volontariato dell’Emilia-Romagna trova la possibilità di esprimersi e di costruire la rete di iniziative e rapporti che connota il nostro modello di coesione sociale”.
Per Michele Facci (Lega): “Verso il volontariato c’è sicuramente una sensibilità alta. Purtroppo il volontariato è stato sollecitato anche da fatti drammatici degli ultimi anni, dal terremoto in Emilia fino alle alluvioni in Romagna dei mesi scorsi. Ma mi chiedo: siamo così virtuosi da dover chiedere un riconoscimento per il nostro volontariato? E’ questo il meccanismo più idoneo per valorizzare il nostro volontariato? Non credo sia lo strumento adatto. Quando si fa volontariato non si cerca mai l’applauso”.
Federico Alessandro Amico (ERCoraggiosa) ha commentato: “Valorizzare il volontariato risponde a un’esigenza generale. Il volontariato si può praticare a vari livelli ma è in forte difficoltà dal punto di vista dei ricambi generazionali anche a causa del mutamento delle condizioni socio-economiche e del precariato. Occorre fare pubblicità alla validità di fare volontariato. Credo che l’azione di questa risoluzione sia in continuità rispetto al lavoro che la Regione ha sempre svolto e sostenuto anche attraverso il suo Statuto”.
Antonio Mumolo (Partito democratico) ha aggiunto: “Dietro alle buone pratiche di volontariato si celano dedizione, solidarietà. E’ doveroso sostenere il volontariato che fa parte del patrimonio della nostra Regione e ha offerto aiuto inestimabile nei momenti di crisi. Anche nella quotidianità il lavoro di volontariato spende tempo per le persone più bisognose. Ogni piccolo gesto ha un impatto enorme sulla vita di queste persone. Il volontariato è uno strumento potente per una società più giusta e solidale”.
(Lucia Paci)