Daniele Marchetti (Ln) in un’interrogazione presentata in Regione riporta l’attenzione sulla scoperta archeologica che nel 1870 evidenziò a Imola la presenza di un anfiteatro romano. Nel 1925 il soprintendente alle antichità per l’Emilia-Romagna – riferisce – pose il vincolo sull’area archeologica, confermandolo nel 1939. Successivamente nel piano regolatore approvato nel 1953 l’area dell’anfiteatro romano venne trasformata in zona residenziale semintensiva. “Oggi sull’area dove vennero rinvenuti i resti dell’antico manufatto – segnala Marchetti – sono presenti numerose abitazioni. Il Piano strutturale comunale (Psc) del Comune di Imola individua l’area come complesso archeologico”.
Considerando che l’Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali è un organo tecnico-scientifico e strumento della programmazione della Regione Emilia-Romagna nel settore dei beni artistici, Marchetti chiede “se siano mai stati effettuati studi per individuare l’esatta posizione dell’anfiteatro e se esistano tecniche di studio per verificare lo stato di conservazione attuale del bene archeologico”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa
(Is)