Scuola giovani e cultura

Cultura. In Commissione il punto su progetti e iniziative della legge per la memoria del Novecento, in crescita i finanziamenti

Presentata la relazione sulla clausola valutativa della normativa regionale n.3 del 2016, l’unica in Italia a valorizzare e sostenere il patrimonio del XX secolo e a diffonderlo ai giovani con il contributo di scuole e istituti storici

Barbara Lori (Pd)

Un milione e 200 mila euro per il 2019, confermato anche per il 2020, rispetto al milione previsto e stanziato nel 2016. Questo il dato che emerge dalla relazione sulla clausola valutativa della legge sulla memoria storica del Novecento in Emilia-Romagna, discussa oggi nella commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità presieduta da Giuseppe Paruolo.

La legge, approvata nel 2016, è l’unica in tutta Italia ad affrontare il tema della valorizzazione e del supporto al patrimonio storico-culturale del XX secolo, promuovendo e sostenendo iniziative per diffonderne la conoscenza, specialmente alle nuove generazioni. Un tecnico della Giunta ha spiegato come i due terzi della cifra stanziata per il 2019 siano a sostegno degli istituti storici, la maggior parte dei quali, prima della ratifica della norma, si avvaleva di contributi provinciali: “Nel 2015 la Regione sosteneva solo gli istituti bolognesi Parri e Cervi, mentre gli altri potevano contare sull’aiuto delle Province, ora del tutto assente perché le stesse non possiedono più risorse e competenze in ambito culturale”. Le convenzioni con i soggetti, pubblici o privati, hanno durata triennale e ogni anno viene

Valentina Ravaioli (Pd)

attivato un bando di partecipazione che nel triennio 2016-2019 è stato interessato da una crescita diffusa e costante.

Sono soprattutto programmi e progetti di rete tra i diversi istituti i risvolti operativi della legge, che ha investito e investe ancora molto sui cosiddetti viaggi della memoria. Sotto questo profilo non solo Auschwitz al centro delle scelte, ma anche altre mete grazie a nuove iniziative e itinerari, in collaborazione con le scuole. “È forte il nostro impegno nel settore scolastico ed educativo, promuovendo attività didattiche e divulgative riguardo a tutte le vicende storiche del secolo scorso.

Un tecnico dell’Assemblea ha sottolineato invece come la legge sia un unicum nel suo genere, auspicando però maggiori dettagli su progetti e risultati nel prossimo triennio, con un’attenzione particolare ai giovani e all’insegnamento che dalla normativa si può trarre a vantaggio delle nuove generazioni.

Francesca Marchetti (Pd)

Barbara Lori, del Partito democratico, ha messo in risalto i traguardi raggiunti dalla legge “andando oltre qualsiasi aspettativa”. Focus poi sul territorio di Parma, del quale la consigliera ha detto: “Oggi esiste uno scenario con un’offerta variegata e con molte capacità di studio applicate a tanti ambiti, non unicamente quello scolastico. Il quadro normativo permette stabilità che guarda al patrimonio storico emiliano-romagnolo e favorisce un lavoro attento sui territori”. A queste parole hanno fato eco gli interventi delle colleghe dem Valentina Ravaioli e Francesca Marchetti, che hanno inoltre sollecitato un ampliamento nella comunicazione e nei temi affrontati. La prima, oltre alla Resistenza, ha chiesto di occuparsi di argomenti come quello del “lavoro e della conquista dei diritti”. Marchetti ha invece proposto una più estesa riflessione sull’insegnamento a scuola della storia del Novecento: “Andrebbe valorizzata e sostenuta una programmazione indirizzata alla storia recente, senza tralasciare la centralità e la grossa opportunità che i viaggi della memoria offrono ai giovani”.

Fabio Callori (Fdi)

Fabio Callori, di Fratelli d’Italia, non ha nascosto invece dubbi e perplessità su una norma che impegna una cifra considerevole del bilancio regionale, sebbene tuttavia non sia chiaro quali progetti finanzi e sostenga nel concreto: “La legge è sicuramente positiva, ma forse non funziona perfettamente in tutte le realtà”.

Questa la risposta della Giunta: “È in fase di realizzazione la pagina dedicata alla memoria del Novecento sul portale EmiliaRomagnaCreativa, per dar voce ai territori e per implementare la comunicazione su iniziative anche al di fuori del provvedimento stesso. Negli anni, grazie ai nostri interventi, è stato decisivo l’impegno per gli istituti storici di Piacenza e Rimini, interessati da una crescita grande e sostanziale”.

(Nicoletta Pettinari)

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