Scuola giovani e cultura

Cultura. La commissione approva la legge sulla Cineteca

Dal 1° gennaio 2024 viale Aldo Moro entrerà a far parte della Fondazione e potrà utilizzare anche i Fondi strutturali europei per finanziare le attività

La Regione Emilia-Romagna potrà utilizzare anche le risorse dei Fondi strutturali europei per finanziare le attività previste dalla nuova legge che stabilisce che la Regione dal primo gennaio 2024 sarà entrerà nella Cineteca di Bologna.

Lo prevede un emendamento presentato dalla relatrice di maggioranza del progetto di legge Silvia Zamboni (Europa Verde) approvato nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti.

La commissione ha così dato il via libera al progetto di legge proposto dall’assessore alla Cultura Mauro Felicori che prevede che dal 1° gennaio 2024 la Regione Emilia-Romagna entrerà a far parte della Fondazione Cineteca di Bologna. La Regione è autorizzata a conferire al patrimonio della Fondazione Cineteca di Bologna un apporto iniziale una tantum pari a 500mila euro ripartito in due parti eguali nel 2024 e nel 2025. Inoltre, la Regione può concedere alla Fondazione un contributo annuale il cui importo viene stabilito in un massimo di euro 800mila per gli esercizi 2024 e 2025, mentre per gli esercizi successivi al 2025 viene stabilito nell’ambito delle disponibilità annualmente autorizzate dalla legge di bilancio.

“Condivido questo progetto di legge nella parte degli obiettivi, ma non nella forma perché le modalità con cui la Regione entra nella Fondazione Cineteca non tutela la Regione visto che la maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione della Cineteca resta nominato dal sindaco di Bologna”, spiega Michele Facci (Lega) che è tornato a porre il tema della necessità di aggiornare lo Statuto della Fondazione Cineteca.

“Questa legge non nasce per prendere potere dentro la Cineteca, ma per continuare a dare un contributo al lavoro della Fondazione Cineteca: questa legge è molto semplice, ma ha un peso specifico molto denso”, sottolinea Zamboni che, citando una lettera in tal senso del Comune di Bologna, ha comunicato la disponibilità di Palazzo d’Accursio nell’aggiornare lo Statuto.

“Sì tratta di una proposta di legge che va nella giusta direzione perché vuole dare maggiore slancio all’attività della Cineteca”, spiega Marilena Pillati (Pd) per la quale “non mi sembra affatto che questa legge preveda problemi nei rapporti con il Comune di Bologna”.

La proposta di legge passa ora all’Assemblea legislativa per la votazione definitiva.

(Luca Molinari)

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