Via libera, con voto unanime, dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali (sede consultiva) allo stanziamento di risorse, rivolte sia al pubblico sia al privato, per la riapertura di sale cinematografiche e di teatri storici chiusi da almeno otto anni.
La riapertura di teatri e sale cinematografiche comporta costi significativi in termini di restauro, ristrutturazione e adeguamento tecnologico. In Emilia-Romagna i teatri storici non più in attività arrivano a 33, su un totale di 117. Diverse anche le sale cinematografiche costrette a chiudere i battenti, in particolare nelle zone periferiche della regione.
Per Emilia-Romagna Coraggiosa con questo provvedimento si vogliono tutelare gli spazi della cultura, con la modifica anche di due leggi regionali.
Fratelli d’Italia sulla stessa linea: a essere modificate, con l’obiettivo di incentivare le collaborazioni tra pubblico e privato, sono la legge regionale 13 del 1999 in materia di spettacolo e la legge 20 del 2014 in materia di cinema e audiovisivo.
Per il Partito democratico questa norma guarda ai territori, un supporto anche per l’avvio delle gestioni di questi spazi.
(Cristian Casali)
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