Scuola giovani e cultura

Ok da commissione Cultura a bando da 600mila euro per progetti del terzo settore rivolti ai giovani

Le risorse, rivolte soprattutto a interventi per il contrasto del ritiro sociale e dell’abbandono scolastico, andranno a cofinanziare i progetti realizzati da organizzazioni di volontariato, associazioni, parrocchie e cooperative sociali dell’Emilia-Romagna

Un bando da 600mila euro per sostenere le attività di organizzazioni di volontariato, associazioni, parrocchie e cooperative sociali rivolte ad adolescenti e preadolescenti messi in particolare difficoltà dalla pandemia. Lo stanziamento delle risorse, rivolte soprattutto al contrasto del ritiro sociale e dell’abbandono scolastico, ha ricevuto parere favorevole dalla Commissione Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, con il voto favorevole di Pd, ER Coraggiosa, Lista Bonaccini e l’astensione di Lega e Forza Italia.

Il bando, arrivato alla sua undicesima edizione, è rivolto ai soggetti del terzo settore e andrà a cofinanziare progetti che vadano a sostenere i ragazzi con difficoltà di socializzazione e a rischio emarginazione e a promuovere attività di aggregazione durante il tempo libero, che stimolino l’educazione tra pari e il protagonismo degli adolescenti, la formazione alle nuove tecnologie e la lotta al cyberbullismo. Nel 2020, grazie alle risorse regionali, sono stati sostenuti oltre 100 progetti territoriali e 14 progetti regionali.

“In questa settimana si è parlato molto dei dati Istat che segnalano il forte impatto della pandemia su giovani e adolescenti”, ha sottolineato la presidente Marchetti. “Sono numeri che dicono che c’è urgenza di dare il via libera a questi interventi a sostegno dei ragazzi.

Dal Partito democratico Marilena Pillati ha sottolineato come questo bando sia un punto di riferimento importante per le realtà del territorio che si impegnano per la prevenzione del disagio giovanile: “Credo sia importante che gli interventi per gli adolescenti siano continuativi e strutturali. Bisogna poi superare la frammentazione con un lavoro di rete e monitorare gli esiti del bando. Sulla necessità di un monitoraggio è d’accordo anche Francesca Maletti (Pd), che rimarca anche come questo sia un testo “importante perché da la possibilità di creare attività e momenti di aggregazione rivolti ai ragazzi, che sono quelli che in pandemia hanno sofferto di più per la mancanza della scuola e delle attività extrascolastiche.”

Matteo Montevecchi (Lega) si è detto concorde sulla necessità di finanziare progetti per gli adolescenti, ma con un distinguo: “Siamo fortemente contrari ad applicare in questo ambito la legge regionale contro l’omotransfobia, siamo contrari a formare insegnanti ed educatori in questo senso e a tutelare l’identità di genere. Difendiamo la libertà di educazione, che però deve essere prerogativa della famiglia, non dello stato. Perplessa sulle priorità del bando anche Valentina Castaldini (Forza Italia): “Davanti a una realtà che è drasticamente cambiata, bisogna concentrare le nostre risorse per risolvere i problemi creati dalla pandemia, in primis quelli dell’abbandono scolastico e del disagio sociale. Finanziando progetti a tappeto, non si aiuta nessuno e non si stabiliscono priorità”.

A elogiare il bando, invece, Federico Amico (ER Coraggiosa), secondo il quale questi progetti offrono ottime opportunità a ragazze e ragazzi, soprattutto in un momento così critico in quanto a momenti di socialità e relazione tra pari: “Giusto che le attività partano dai loro bisogni e dai loro desideri per costruire spazi di emancipazione. E quando si parla di identità di genere, non si parla di sensibilità ideologica ma del rispetto dei diritti di tutti”. Infine, per Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) l’obiettivo di tutte queste politiche è il sostegno agli adolescenti, soprattutto in questo periodo di emergenza Covid: “I soggetti del territorio che realizzano questi progetti sono realtà preziosissime, che sono quotidianamente a contatto con i giovani e meritano un riconoscimento.”

(Giulia Paltrinieri)

Scuola giovani e cultura