Fare chiarezza sull’asta di cui è oggetto il Casino dei Boschi, edificio storico ubicato nel Comune di Sala Baganza, in provincia di Parma.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “dal 2012 il complesso è stato sottratto dalla Regione Emilia-Romagna alla proprietà degli Enti Locali che lo avevano acquistato e fino a quel momento gestito. Da quel momento furono inseriti nell’Ente di Gestione per i Parchi e la biodiversità – Emilia Occidentale: a seguito della decisione presa dall’ente di emanazione regionale “il casinetto”, il colonnato, la casa di pietra e la grande area verde di pertinenza sono all’asta. All’asta come una proprietà in stato fallimentare quello che fu uno dei massimi gioielli di Maria Luigia, dei Farnese e dei Borbone senza un attimo di esitazione, poi silenzio assoluto”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quale sia l’Ente responsabile del disastro patrimoniale ed ambientale provocato e quali siano i costi sostenuti negli ultimi 40 anni dovuti alla trascuratezza e alla completa indifferenza degli Enti preposti”.
Poi ancora: “La Regione come si è attivata per avere la massima trasparenza sul percorso dell’asta in corso? E’ stato previsto almeno un componente designato dalla minoranza dei Comuni presenti nella composizione della commissione all’apertura delle buste in corso d’asta?”.
(Luca Molinari)