“Con questo provvedimento legislativo, l’Emilia-Romagna sarà la prima regione italiana ad avere una legge specifica sui cimiteri monumentali e storici”. Con queste parole l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori ha aperto l’illustrazione in commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti del progetto di legge per il riconoscimento e la valorizzazione delle aree cimiteriali con valenza storico-monumentale del nostro territorio.
Definendo i cimiteri come “microcosmi delle nostre città e beni culturali di primaria importanza”, il titolare regionale della cultura ha riassunto le linee di intervento in due ambiti: la spesa corrente (strettamente connessa alla valorizzazione di tali aree) e quella degli investimenti. “Lo scopo è duplice -spiega ancora Felicori- mantenere ciò che abbiamo ereditato con uno sguardo al futuro” per garantire la sostenibilità economico-finanziaria di immobili con costi di gestione molto elevati e che potrebbero risentire della diminuzione delle entrate a loro disposizione con il diffondersi della pratica della cremazione.
Con la trasformazione in atto sia all’interno dei cimiteri che nelle zone immediatamente circostanti (“se un tempo le aree cimiteriali erano ben al di fuori dei contesti urbani -sottolinea ancora l’Assessore- ora ne sono parte integrante) si apre poi un tema di gestione sia delle aree verdi “che potrebbero essere riconvertite a boschi urbani, così come delle zone realmente occupate dalle inumazioni”.
La copertura finanziaria non è stata definita puntualmente in quanto si rimanda alla più generale legge regionale 18/2000 a cui ci si rifà (originariamente riferita a biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali) per la ripartizione di fondi e l’indizione dei bandi specifici.
Il percorso del progetto di legge proseguirà, sempre in commissione Cultura, con un’udienza conoscitiva con tutti i soggetti interessati dal provvedimento, che si terrà il prossimo 10 novembre.
(Luca Boccaletti)