“L’innovazione tecnologica va governata, non possiamo lasciare le ragazze e i ragazzi soli con lo smartphone in mano. L’Assemblea legislativa sarà al loro fianco per combattere cyberbullismo e violenza online”.
Con queste parole il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Maurizio Fabbri si è rivolto alla platea con il suo intervento nel corso della conferenza nazionale “Affettività nella vita reale e digitale: educare al rispetto, prevenire il bullismo” che si è tenuta oggi a Bologna nella Sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio.
Promossa dalla Fondazione SOS il Telefono Azzurro ETS guidata dal presidente Ernesto Caffo, la conferenza è stata l’occasione di riflessione e dialogo fra istituzioni, scuola e università, ospitata da una Regione che da sempre ha fatto sua una cultura dei servizi, dell’inclusione e della tutela dei più piccoli.
Nel corso del suo intervento Fabbri ha sottolineato come le vittime di bullismo oggi vivano condizioni di umiliazione e isolamento che la tecnologia amplifica: i post e le immagini diffuse in rete feriscono, dileggiano, fanno il vuoto intorno ai ragazzi più fragili e possono avere effetti devastanti. La mancanza di un contatto reale, visivo con l’altro, e quindi anche con il suo malessere, fanno sentire il persecutore meno responsabile del dolore che procura.
Di fronte a questo scenario è dovere delle istituzioni, ha proseguito Fabbri, governare i processi di rivoluzione industriale e tecnologica.
Fabbri ha anticipato che l’Assemblea legislativa sarà impegnata nel dare supporto alle iniziative sul tema del bullismo e all’ascolto dei ragazzi attraverso strumenti come l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze, oppure attraverso le attività organizzate da Concittadini, il progetto di cittadinanza attiva rivolto a scuole di ogni ordine e grado, enti locali, associazioni e istituzioni del territorio.
I ragazzi devono essere informati sui rischi legati all’intelligenza artificiale, alla sicurezza informatica, al deepfake.
“Abbiamo bisogno di approfondire questi temi e abbiamo bisogno di esperti che ne parlino con i ragazzi, per non lasciarli soli ad affrontare le mille nuove insidie senza un minimo di conoscenza per fronteggiarle o insospettirsi” ha concluso il presidente.
In allegato: alcune foto del convegno



