Come riconoscere le truffe digitali, come prevenirle e come intervenire per bloccarle qualora siano in corso. Il Difensore civico dell’Assemblea legislativa in campo per formare i cittadini contro i crimini informatici.
Il 3 ottobre, a partire dalle ore 10, nella Sala Fanti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in viale Aldo Moro 50 a Bologna, si terrà il convegno “Truffe digitali. Strumenti di tutela per cittadini e istituzioni”, evento organizzato dal Difensore civico dell’Emilia-Romagna Guido Giusti.
“Sempre più persone finiscono vittime di truffe online: basta un sms, una telefonata, un clic di troppo. È un fenomeno dilagante e pericolosissimo, che si può affrontare solo intensificando informazione e prevenzione. Le truffe digitali non colpiscono solo i cittadini sul piano personale ed economico, ma minano la fiducia nei confronti delle istituzioni e dei loro servizi online (PA digitale, SPID, pagoPA, home banking). Intervenire significa anche contribuire alla credibilità del sistema pubblico”, spiega Giusti.
A fare gli onori di casa il Difensore civico Giusti, mentre a seguire sono previsti gli interventi del presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri e dell’assessora regionale alla Legalità Elena Mazzoni.
“Le truffe digitali non sono semplici inganni: sono una forma di violenza, subdola e invisibile, che colpisce la fiducia delle persone e mina la tenuta sociale delle nostre comunità. Non lasciano lividi sulla pelle, ma feriscono la dignità e la sicurezza dei cittadini, in particolare delle persone più fragili” commenta Fabbri. “Le istituzioni hanno il dovere di reagire con fermezza e con intelligenza, rafforzando strumenti di prevenzione, tutela e conoscenza. Perché la protezione digitale oggi è parte integrante della cittadinanza: significa difendere i diritti, garantire libertà, costruire fiducia. Come Assemblea Legislativa continueremo a lavorare in questa direzione, facendo rete con enti locali, forze dell’ordine, associazioni e cittadini, per trasformare la paura in consapevolezza e la vulnerabilità in forza collettiva”.
“Oggi le truffe assumono forme sempre più sofisticate. Il terreno decisivo su cui si gioca questa partita è quello della prevenzione, per rendere le persone più consapevoli, più informate, più autonome nell’uso delle tecnologie digitali” dichiara Elena Mazzoni, assessora regionale a Legalità e Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna. “È qui che si collocano le azioni messe in campo dalla Regione: dal Protocollo con il Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia di Stato per cooperare insieme contro i crimini informatici, alla attivazione di 212 punti di facilitazione digitale, diffusi sia nelle città che nei piccoli comuni emiliano-romagnoli che ha già raggiunto quasi 87mila cittadine e cittadini, soprattutto over 65. Rafforzare le competenze digitali non è un caso, ma una scelta strategica: un cittadino competente e informato è un cittadino più sicuro”. L’assessora conclude: “La transizione digitale è un processo irreversibile. Ma il modo in cui la affrontiamo può fare la differenza: possiamo lasciare che produca nuove disuguaglianze e vulnerabilità, oppure possiamo trasformarla in un’occasione di inclusione e protezione. La Regione ha scelto la seconda strada: con la nuova Agenda Digitale vogliamo rendere la tecnologia un diritto e non un privilegio garantendo che nessuno resti indietro”.
I lavori saranno moderati da Fjona Cakalli, giornalista e conduttrice del podcast “Al sicuro” e vedranno la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti di società private che si occupano di cybersicurezza quali il Direttore regionale dell’Inps Francesco Ricci, il commissario Agcom Massimiliano Capitanio, il Difensore civico della Liguria e già procuratore di Genova Francesco Binaghi, gli esperti di cybersicurezza Marco Santandrea, Marcello Pellacani, Benedetta Govi, il commissario Capo della Polizia di Stato e Responsabile del II Settore del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia-Romagna Fabrizio Cavani e il responsabile della Centro per la sicurezza cibernetica in Emilia-Romagna Antonio Biglietto.
(Luca Molinari)



