Il Difensore civico dell’Emilia-Romagna in campo contro le truffe digitali, la nuova frontiera dei raggiri che miete sempre più vittime, e non solo tra gli anziani.
“Sempre più persone finiscono vittime di truffe online: basta un sms, una telefonata, un clic di troppo. È un fenomeno dilagante e pericolosissimo, che si può affrontare solo intensificando informazione e prevenzione. Le truffe digitali non colpiscono solo i cittadini sul piano personale ed economico, ma minano la fiducia nei confronti delle istituzioni e dei loro servizi online (PA digitale, SPID, pagoPA, home banking). Intervenire significa anche contribuire alla credibilità del sistema pubblico”, ha spiegato il Difensore civico Guido Giusti aprendo il convegno “Truffe digitali. Strumenti di tutela per cittadini e istituzioni” tenutosi oggi nei locali dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Tanti i temi trattati, tra cui come riconoscere le truffe digitali, come prevenirle e come intervenire per bloccarle qualora siano in corso. Il Difensore civico dell’Assemblea legislativa in campo per formare i cittadini contro i crimini informatici.
I lavori sono stati moderati da Fjona Cakalli, giornalista e conduttrice del podcast “Al sicuro” e hanno visto la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti di società private che si occupano di cybersicurezza quali il Direttore regionale dell’Inps Francesco Ricci, il commissario Agcom Massimiliano Capitanio, il Difensore civico della Liguria e già procuratore di Genova Francesco Binaghi, gli esperti di cybersicurezza Marco Santandrea, Marcello Pellacani, Benedetta Govi, il commissario Capo della Polizia di Stato e Responsabile del II Settore del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia-Romagna Fabrizio Cavani e il responsabile della Centro per la sicurezza cibernetica in Emilia-Romagna Antonio Biglietto.
(Luca Molinari)



