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DEMANIO MARITTIMO. SPIAGGE, FOTI (FDI-AN): ”SULLE CONCESSIONI DARE CERTEZZE AGLI OPERATORI BALNEARI”

In una interpellanza, il consigliere chiede alla Giunta di attivarsi con il Governo nell’ambito della “urgente e auspicata” riforma del demanio marittimo, per “fissare una durata delle concessioni rapportata agli investimenti realizzati; riconoscere il valore commerciale dell’impresa e definire un adeguato periodo transitorio che accompagni il passaggio al nuovo regime normativo”

“È forte la preoccupazione – resa evidente dalla recente e imponente manifestazione tenutasi a Roma – della pressoché totalità degli operatori balneari per la situazione di stallo che impedisce loro di avere un quadro di certezze in ordine alle concessioni di cui sono titolari, obbligandoli quindi a non potere programmare gli investimenti necessari”. Lo scrive Tommaso Foti (Fdi-An) in una interpellanza rivolta alla Giunta per sapere quali iniziative intenda assumere la Regione, agendo in tutte le sedi opportune, affinché soluzioni siano presenti “nell’urgente e auspicata riforma della disciplina del demanio marittimo”.
Il consigliere chiede anche se la Regione intenda sollecitare al più presto la convocazione del tavolo di confronto con il Governo e gli Enti locali richiesto dalla Conferenza Stato-Regioni del 22 gennaio scorso, al fine di affrontare con la dovuta urgenza ed efficacia la questione, senza attendere il giudizio – “probabilmente negativo” – da parte della Corte europea. “Il Governo- rileva Foti-, pur senza ottenere allo stato significativi risultati, ha avviato un percorso di negoziazione con la Commissione europea per applicare al tema delle concessioni demaniali balneari il criterio del ‘doppio binario’: un congruo periodo di proroga rispetto alla scadenza del 2020 agli operatori già titolari di concessioni demaniali e l’avvio di bandi di gara per l’assegnazione degli spazi ancora concedibili”.
Ma secondo il consigliere “appare quanto meno indispensabile che le norme di legge da approvare fissino una durata delle concessioni che sia rapportata oltre che agli investimenti realizzati dai concessionari, anche al piano delle attività che intendono svolgere; riconoscano il valore commerciale dell’impresa, superando una valutazione limitata ai soli investimenti realizzati non ammortizzati per quanto riguarda i criteri e le modalità di affidamento delle concessioni e- conclude Foti- definiscano un adeguato periodo transitorio che accompagni il passaggio al nuovo regime normativo”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

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