“L’attività è proseguita, con i dovuti adeguamenti per lavorare in sicurezza, anche nella fase dell’emergenza sanitaria collegata al Covid. Con la crisi del sistema, per la diffusione del virus, è emersa la necessità di un servizio gratuito per i cittadini: abbiamo cercato di avvicinare la pubblica amministrazione alla cittadinanza, in particolare aiutando le persone più fragili”.
Il Difensore civico regionale, Carlotta Marù, ha relazionato sull’attività del suo ufficio nel 2020 in Commissione per la parità e per i diritti delle persone, presieduta da Federico Alessandro Amico.
Nel 2020 il volume di attività richiesta dai cittadini all’istituto è simile a quello del 2019 (anche se in leggera diminuzione). Le istanze ricevute nel corso del 2020 sono state 582 (contro le 657 del 2019); le istanze effettivamente istruite e concluse (di competenza dell’istituto) sono state 327 (di cui 83 ricorsi contro il diniego di accesso).
Nel 2020, relativamente agli 80 ricorsi per l’ottenimento dell’accesso ad atti e informazioni della pubblica amministrazione, i cittadini hanno risparmiato più di 20mila euro; a questa somma vanno poi aggiunti i rimborsi per sanzioni o tributi non dovuti (o per mancato percepimento di somme dovute), soprattutto in campo previdenziale, in certi casi cifre rilevanti.
Carlotta Marù ha poi parlato delle raccomandazioni formulate dal suo ufficio, citando, in particolare, quella rivolta a ospedali e residenze assistenziali finalizzata a consentire (anche attraverso videochiamate) le comunicazioni tra i pazienti ricoverati in isolamento e i loro familiari (il Difensore ha poi evidenziato che “il presidente Bonaccini per questo ha messo a disposizione 1.000 tablet”). Ha poi parlato del suo intervento in tema di rimborso degli abbonamenti dei mezzi pubblici non utilizzabili a causa del cosiddetto lockdown, ovvero dell’erogazione dei sussidi previsti dalla legge.
L’ufficio, nel 2020, ha proseguito le collaborazioni con Anci, Inps e sistema universitario regionale. “Si è conclusa positivamente- ha sottolineato il difensore civico- la collaborazione con l’Università di Bologna, che ha avuto a oggetto un importante studio inerente alla materia della disabilità. E’ poi stata programmata una nuova ricerca sulla semplificazione delle pubbliche amministrazioni, la cosiddetta sburocratizzazione, con uno sguardo all’attuale problematica della digitalizzazione”.
Carlotta Marù, infine, ha parlato della necessità di istituire la figura del Garante della disabilità, complementare a quella della difesa civica.
È poi intervenuta Valentina Stragliati (Lega), che ha sottolineato l’impegno della difesa civica per rispondere alle esigenze dei cittadini nella fase dell’emergenza sanitaria. Ha evidenziato, inoltre, l’importanza del ruolo del Difensore civico regionale anche “per riavvicinare la pubblica amministrazione (se collaborativa) alla cittadinanza”.
Roberta Mori (Pd) ha ribadito l’importanza di “semplificare richieste e modalità di intervento come impostazione dell’ufficio, un modo per fare cultura civica e condividere soluzioni anche per altri potenziali utenti che hanno le medesime problematiche”. La consigliera ha poi parlato degli strumenti di comunicazione messi a disposizione del sistema sociosanitario dall’amministrazione regionale, rilevando la necessità di “dotare la pubblica amministrazione anche di un approccio empatico”. Importante la difesa civica, ha concluso la dem, “nel favorire l’applicazione della legge Delrio sulla parità nelle amministrazioni”.
In chiusura di seduta il presidente Amico ha ringraziato Carlotta Marù e la struttura del Difensore civico.
(Cristian Casali)