Governo locale e legalità

Digitale. Castaldini (FI): “Dubbi su uso e risultati dell’App dAPPERtutto”

“L’App dAPPERtutto non funziona, non dà notifica dell’affollamento ed è costata 145mila euro. È uno strumento obsoleto”. L’assessora Salomoni: “L’abbiamo provata e funziona, è in uso alla Giunta e non abbiamo difficoltà. La versione 2.0 consente nuove funzionalità tra cui la prenotazione di spazi e pensiamo anche a parcheggi e sale riunioni”

Fare chiarezza su “dAPPERtutto”, la APP, sviluppata da Lepida S.c.p.a., per favorire il rientro in sicurezza nei luoghi di lavoro di tutti i dipendenti delle Pubblica amministrazione del territorio regionale dopo l’emergenza sanitaria e concepita per garantire il distanziamento fisico fra le persone e organizzare la presenza del personale nelle sedi.

La consigliera Valentina Castaldini (FI) aveva presentato un’interrogazione nella quale ricordava come “la disponibilità dell’App ‘dAPPERtutto’ fosse annunciata per il 15 settembre 2020 per i dipendenti pubblici e da inizio ottobre per tutti i dispositivi Android e iOS: la pubblicazione sugli store Apple e Android è effettivamente avvenuta solo a metà novembre 2020 e i costi esterni di sviluppo sono stati preventivati in circa 145mila euro per il rilascio della versione 1.0. La versione attualmente disponibile sugli store è 1.0.1”. Ma la App, ha scandito la capogruppo azzurra, “non funziona. Ad esempio, dopo averla scaricata non dà notifica di una situazione di affollamento. E una settimana fa è stata aggiornata con la App 2.0. Avevo presentato un’interrogazione, un anno fa, è mi venne risposto che la App sarebbe stata funzionante”.

All’interrogazione ha risposto l’assessore Paola Salomoni (Scuola, università, ricerca, agenda digitale) in commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli.

Salomoni ha replicato che “la notifica dell’affollamento funziona su Android e iOS, l’abbiamo anche resettata e non abbiamo avuto difficoltà. Per la versione 2.0 – contratto con Lepida per 319mila euro – ci sono nuove funzionalità: il back end per la prenotazione di spazi, la predisposizione di notifiche personalizzate, l’autenticazione dello Spid. Il contratto non è concluso”. Il sistema, ha continuato l’assessore, “funziona per gli utenti della Giunta, Direzione generali e servizi funzionali alla Giunta. E’ possibile che ci siano stati errori, se usata dal personale dell’Assemblea legislativa. La prenotazione di spazi è operativa e riguarda la disponibilità di 205 postazioni di lavoro. Si stanno studiando ulteriori risorse sulle prenotazioni (parcheggi, sale riunioni) e lo si sta facendo con l’assessorato a Bilancio, personale, patrimonio. Fra le funzioni, c’è anche la registrazione con un marcatempo delle timbrature dei dipendenti al posto del badge”.

Castaldini ha detto di aver fiducia nell’assessora, ma di essere preoccupata perché è evidente, quando valuteremo il bilancio, che stiamo cercando di fare un pareggio. E’ una spesa corposa di una App ancora in prova. L’emergenza sta per finire, tra due settimane non ci sarà più bisogno di distanziamento. La Regione vada oltre, questa è una cosa del passato”.

Castaldini aveva spiegato come “avvicinando due o più dispositivi nei quali è installata l’App ‘dAPPERtutto’ non viene visualizzata alcuna notifica di superamento della distanza minima, né viene inviata alcuna notifica se ci si trova all’interno di un locale in più di cinque persone”. Alla Giunta aveva così chiesto “se per il rilascio della versione 1.0.1 e per il futuro rilascio della versione 2.0 il budget di circa 145mila euro fosse confermato e a quali soggetti o aziende fosse stato commissionato il lavoro di studio, sviluppo, manutenzione, analisi e aggiornamento dell’App; quante fossero le copie dell’App installate su Android e iOS e quante le utilizzazioni giornaliere; come fosse individuata l’eccessiva vicinanza tra due dispositivi e l’eccessivo affollamento di un locale e perché fosse richiesto l’accesso alla geolocalizzazione; quale fosse la penetrazione dell’utilizzo dell’App fra i lavoratori della pubblica amministrazione e fra i dipendenti regionali e se si ritenesse raggiunto l’obiettivo di limitare al minimo la possibilità di contrarre il coronavirus per i dipendenti della pubblica amministrazione”.

(Gianfranco Salvatori)

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