Scuola giovani e cultura

Dipinti e musica in Assemblea per “Spirito Verdiano”, Rainieri: nel parlamento regionale eccellenze culturali oltre alla politica

Debutta a Bologna fino al 17 dicembre la personale del post cubista Vittorio Rainieri con 27 tele per ogni opera del Maestro di Busseto. Mostra itinerante ma che cerca casa stabile. Il vicepresidente si appella al sindaco di Parma per il Regio o la Pilotta.

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“L’Assemblea legislativa, d’intesa con la presidente Simonetta Saliera, che ringrazio anche per questa iniziativa, ha da tempo intrapreso un percorso nuovo. Non solo luogo della politica e dell’amministrazione; ma luogo in cui presentare e proporre in giro per il mondo le eccellenze culturali del nostro territorio”. Così il vicepresidente del parlamento regionale dell’Emilia-Romagna, Fabio Rainieri, a margine dell’inaugurazione, stamane, della mostra Spirito verdiano, 27 dipinti dell’artista parmense Vittorio Rainieri che illustrano ognuna delle 27 opere di Giuseppe Verdi. Con colori pastello e tratti geometrici, Vittorio Rainieri racconta l’epopea del Nabucco e de I Masnadieri, passando per tutte le altre grandi composizioni del Maestro di Busseto che ha reso grande Parma e l’Italia nel mondo.

La mostra, composta di lavori realizzati tra il 2009 e il 2011, “al ritmo di una tela al mese”, racconta Vittorio Rainieri, è già stata esposta a Ginevra e Milano. “E’ pensata per essere itinerante”, dice il pittore di Fontanelle di Roccabianca, che si iscrive alla scuola post-cubista, ma un giorno cercherà casa stabile per diventare una permanente. L’auspicio del numero due dell’Assemblea legislativa, Fabio Rainieri, omonimo ma non parente di Vittorio, è di una collocazione fissa a Parma, magari al teatro Regio, o al teatro della Pilotta. “Faccio appello al sindaco, l’artista credo abbia già preso contatti”.

La mostra, visitabile nei locali dell’Assemblea legislativa regionale fino al 17 dicembre prossimo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, rappresenta una ideale cavalcata attraverso l’epoca d’oro del “Teatro”, quando in tutte le capitali europee ogni prima di un’opera di Verdi significava tutto esaurito e successo.

Ad accompagnare il taglio del nastro della mostra le “arie verdiane” eseguite dai Virtuosi dell’Opera italiana.

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