Parità, diritti e partecipazione

Al via formazione del Garante dei detenuti sul Permesso di Soggiorno per cittadini stranieri in carcere

Si tratta di tre edizioni di un’attività di collaborazione rivolta sia al personale della polizia penitenziaria, agli operatori penitenziari e al volontariato

Quali prospettive per il soggiorno regolare al termine della pena: differenza tra reati ostativi e non ostativi, la pericolosità sociale, l’esistenza di legami familiari effettivi sul territorio nazionale. Il rinnovo e il rilascio del permesso di soggiorno per i detenuti.

 

Il Permesso di Soggiorno per cittadini stranieri presenti in carcere è al centro di un intervento formativo articolato in tre edizioni di un corso della durata di sei ore organizzato dal Garante per i detenuti della Regione Emilia-Romagna Roberto Cavalieri, in collaborazione con il Garante dei diritti della persona Regione Marche e il Provveditorato dell’Amministrazione Regionale dell’Emilia-Romagna e Marche.

 

Gli interventi sono destinati in particolare al personale dell’Amministrazione penitenziaria (funzionari giuridico pedagogici, Polizia penitenziaria, mediatori, esperti ex art. 80), Garanti territoriali e loro staff, assistenti sociali della giustizia, dipendenti di cooperative o enti che hanno convenzioni con gli istituti penitenziari, operatori degli Sportelli comunali, rappresentanti di organizzazioni di volontariato che sono attivi nei servizi di assistenza ai detenuti relativi alla cura dei documenti, l’accoglienza e il lavoro.

 

L’iniziativa ha avuto un’ampia richiesta di partecipazione tanto che si sono superate le 300 persone iscritte parte delle quali prevenienti anche da amministrazioni di altre regioni italiane.

 

Alla fase formativa seguirà una rilevazione presso le carceri dell’Emilia-Romagna delle pratiche seguite per sostenere i detenuti stranieri nelle procedure amministrative di rinnovo del permesso di soggiorno. Il progetto terminerà poi in dicembre con la stesura congiunta Garante e Provveditore di buone pratiche per il rispetto dei diritti dei detenuti stranieri in materia di documenti.

 

 

 

 

 

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